Sono passati 40 anni dalla promulgazione della Carta dei diritti della famiglia, presentata dalla Santa Sede il 22 ottobre 1983, e rivolta “a tutte le persone, istituzioni e autorità interessate alla missione della famiglia nel mondo di oggi”. Lo ricorda il presidente della Federazione delle associazioni familiari cattoliche europee (Fafce), Vincenzo Bassi, che alla vigilia della ricorrenza afferma: “La Carta resta uno strumento prezioso, per tutti i policy maker di buona volontà, come per le organizzazioni della società civile, che hanno bisogno di trovare nuove forze, nuove parole e nuove strategie per proporre lo stesso bene-novità della famiglia”. Nello specifico l’articolo 8 della Carta è dedicato al tema delle associazioni familiari e quindi, segnala Bassi, è un incoraggiamento per queste reti ad “attuare una reale sussidiarietà e per consentire alla famiglia di esercitare la sua funzione sociale e politica nella costruzione della società”. Nella nota Fafce si ricorda inoltre come tutti i papi, da Giovanni Paolo II, di cui domani si fa memoria, a Benedetto XVI, a Francesco, abbiano insistito molto sul tema della famiglia e della sua centralità sul piano sociale, politico, economico e anche ecclesiale. Di famiglia, ma in particolare di demografia, Fafce parlerà la prossima settimana, in occasione della riunione del consiglio d’autunno 2023. In programma un seminario di alto livello sullo strumentario demografico recentemente lanciato dalla Commissione europea, con la partecipazione della vicepresidente Dubravka Suica e un incontro con il presidente della Commissione degli episcopati dell’Ue (Comece), mons. Mariano Crociata.