“La notte scorsa è stata colpita la sala adiacente alla chiesa di San Porfirio a Gaza, che offriva rifugio a 411 persone. Tra queste c’erano 5 membri dello staff di Caritas Gerusalemme, insieme alle loro famiglie. Viola, una tecnica di laboratorio di Caritas Gerusalemme di 26 anni, è stata uccisa insieme al suo bambino e al marito. Tra le vittime ci sono anche la sorella di Viola e i suoi due figli. Al momento in cui scriviamo il bilancio ammonta a 11 morti, con decine di altri feriti. Purtroppo, si prevede che nel corso delle ore i numeri aumenteranno. I nostri cuori sono vicini a tutti coloro che sono stati colpiti da questo devastante attacco”. Riprendendo la nota di stamattina di Caritas Gerusalemme, che ha annunciato l’ennesima tragedia nella zona di Gaza, che questa volta ha colpito direttamente anche membri del proprio staff, Caritas italiana “si unisce nella preghiera a Caritas Gerusalemme”, “offrendo vicinanza e sostegno alle tante famiglie in lutto. Unisce la sua voce a quella di chi, in questa situazione difficile e complessa, chiede con decisione a tutte le parti in conflitto un immediato cessate il fuoco, l’apertura di corridoi umanitari per portare soccorso alle popolazioni colpite e l’avvio di colloqui di pace, per porre fine a questo orrore”.