“La salute degli immigrati e dei profughi e richiedenti asilo: aspetti sanitari e aspetti religiosi e culturali” è il tema del convegno regionale promosso il 27 ottobre a Fidenza dalle Delegazioni della Conferenza episcopale dell’Emilia-Romagna (Ceer) per la pastorale della salute, il dialogo interreligioso, Migrantes e Caritas; dalla diocesi di Fidenza e dal Centro interdiocesano di pastorale della salute delle diocesi di Modena-Nonantola e di Carpi; dal Festival della migrazione di Modena, di cui costituisce un evento centrale; dall’Ambulatorio Porta aperta di Modena per stranieri e italiani senza fissa dimora; dall’Ausl di Parma. Ad aprire i lavori il vescovo di Fidenza Ovidio Vezzoli, e mons. Douglas Regattieri, responsabile Delegazioni regionali di Pastorale della salute e di Caritas della Ceer. In programma nella prima parte della mattinata una riflessione del cardinale presidente della Cei, Matteo Maria Zuppi.
“La salute degli immigrati e dei profughi e richiedenti asilo ci interroga per diversi motivi – spiegano gli organizzatori -. Innanzitutto, per la rilevanza dei numeri e l’importanza della presenza fra noi degli immigrati e dei profughi; per la complessità dei bisogni; per l’impatto sull’organizzazione sanitaria e sul lavoro degli operatori sanitari. Ci interroga anche sul versante culturale, umano e religioso. Siamo sollecitati a riflettere sull’accoglienza e sulla costruzione di una società più umana e pacificata”. Infine, “ci interroga per un aspetto di grandissima attualità: recuperare la dimensione spirituale, la cura della relazione e la presa in carico, come parti integranti di una cura efficace. Questo vale per tutti i pazienti e le loro famiglie, sia italiani di origine che immigrati; la cura degli immigrati richiede una ulteriore attenzione per le convinzioni culturali e religiose di ognuno dei pazienti. Purtroppo, questi aspetti oggi sono spesso gravemente carenti”. Di qui l’intenzione di approfondire, in particolare, l’assistenza sanitaria e gli aspetti interreligiosi e e interculturali, con l’obiettivo di portare un contributo di conoscenza e di sensibilizzazione. Diversi i relatori, appartenenti a differenti confessioni religiose.