“È un passo importante verso la comprensione di questo fenomeno che raccoglie la sofferenza di tante persone nella nostra Chiesa e verso la quale la Chiesa mostra la sua attenzione e la sua prossimità”. Così mons. Giuseppe La Placa, vescovo di Ragusa e delegato per la Liturgia e per la Pastorale esorcistica a margine dell’insediamento della Commissione del Servizio regionale di Pastorale esorcistica della Conferenza episcopale siciliana. Per mons. La Placa “è necessario crescere nella comprensione di un fenomeno verso il quale tante volte si è distanti e questo, talvolta, in maniera colpevole”. Il suo auspicio è che “il servizio possa essere efficace nel sollevare le sofferenze di tanti fratelli e render così un servizio alla Chiesa tutta”. Il Servizio di Pastorale esorcistica – pienamente inserito tra gli Uffici della Segreteria pastorale della Conferenza episcopale siciliana – nasce da quello che è stato l’Istituto “Giovanni Paolo II” per la formazione degli esorcisti delle Chiese di Sicilia. “Il divenire ufficio di pastorale è un cambiamento non certo solo formale ma segno di vicinanza dei vescovi verso chi soffre – spiega fra Benigno Palilla, storico formatore degli esorcisti e direttore del Servizio Cesi. “La decisione dei vescovi di Sicilia – aggiunge – segna la strada: non solo sancisce l’importanza del ministero svolto, ma evidenzia il suo essere parte integrante della pastorale ordinaria. E può fare da apripista per le altre Conferenze episcopali regionali in Italia”. Il Servizio regionale è composto dai referenti degli esorcisti di tutte le diocesi di Sicilia. Nel direttivo, accanto al vescovo delegato e al direttore, due segretari laici – Giuseppe Mazzola e Francesco Tricomi – entrambi componenti di equipe di Pastorale esorcistica, il primo in qualità di segretario e il secondo come collaboratore.