(Strasburgo) “La pace non verrà da sé, bisogna costruirla”. Josep Borrell, Alto rappresentante Ue per la politica estera, commenta, nella sede dell’Europarlamento a Strasburgo, l’escalation di violenza in terra Santa. “La comunità internazionale – riconosce – non ha fatto abbastanza perché fossero applicati gli Accordi di Oslo, che devono diventare realtà”, secondo il principio “due popoli, due Stati”, con israeliani e palestinesi che possano convivere pacificamente. Il suo è un commento soprattutto di taglio politico e geostrategico. “Israele ha diritto di difendersi, ma il diritto alla difesa, come tutti i diritti, ha dei limiti, sanciti dal diritto internazionale umanitario”. Da qui la doppia condanna: alla violenza del terrorismo di Hamas e alla violenza delle forze armate di Israele contro i civili palestinesi che vivono nella Striscia di Gaza. Borrell segnala “i quattro principi” che dovrebbero guidare ogni azione in questa fase, ossia “fermezza, umanità, coerenza e condotta politica” indirizzata verso lo stop alle violenze e alla costruzione di “una pace stabile”. “È necessario affrontare il conflitto in corso perché non si ripetano” azioni di terrorismo e di guerra e perché “nella regione possa sorgere una pace duratura tra Israele e Paesi arabi”.