È stato presentato questa mattina dal card. Giuseppe Petrocchi, arcivescovo de L’Aquila, in una conferenza stampa presso l’Istituto di scienze religiose dell’Aquila, la seconda edizione del convegno nazionale “Il terremoto dell’anima. Pastorale samaritana, per un’azione integrata a sostegno delle vittime delle calamità” che si terrà a L’Aquila, nella sede del Consiglio regionale dell’Abruzzo, il prossimo 28 ottobre. Il convegno, patrocinato anche dal Dicastero vaticano per il Servizio dello sviluppo umano integrale e dalla Caritas italiana, “vuole porsi in continuità con quello realizzato nell’ottobre del 2019, dove, nell’oggi della Chiesa, lo stile deve essere quello del farsi carico delle sofferenze degli altri, ponendosi al loro fianco, in ascolto del loro cuore, guidati dalla Luce della Parola, animati dalla grazia della Pasqua e spinti dall’impulso missionario della Pentecoste”, attivando, come affermato dal card. Petrocchi, “un ministero della consolazione, poiché solo una Chiesa fraterna e amica è capace di offrire il tesoro della Parola, della Pasqua e della Pentecoste. La Chiesa deve sapere con-dividere, con-soffrire, con-sperare e credere che l’Amore vince, qualunque cosa accada”. In particolare l’attenzione, in questa seconda edizione del convegno, si volge agli operatori pastorali, ai volontari, agli insegnati, ai giornalisti e agli psicologi, chiamati a mettere in campo specifiche azioni di sostegno, verso le persone che, colpite da queste calamità, sviluppano effetti post-traumatici. In sostanza, “gli ‘sciami problematici’ post-sismici sono ‘traumi sommersi’, per i quali la Chiesa aquilana si sta spendendo con una pastorale samaritana, nella quale lo stile deve essere quello del farsi carico delle sofferenze degli altri, ponendosi al loro fianco, in ascolto del loro cuore”.