“In Polonia la democrazia si è dimostrata stabile e matura”: lo ha detto il presidente della Repubblica Andrzej Duda riferendosi alle elezioni parlamentari di ieri. Duda, in visita a Roma per celebrare il 45° anniversario dell’elezione di Giovanni Paolo II al soglio pontificio, ha sottolineato la massiccia partecipazione al voto che sembra abbia superato ogni aspettativa. Il capo dello Stato polacco tuttavia non ha voluto svelare a chi intende conferire l’incarico di formare il nuovo governo poiché i risultati definitivi verranno resi noti solo nella giornata di domani. Duda ha espresso invece grande soddisfazione per il tranquillo svolgimento del voto e ha osservato che c’erano “tante situazioni di un eventuale ingerenza nel voto” poiché la Polonia “vive una situazione di guerra, ci sono dei combattimenti oltre la frontiera est del Paese e c’è anche l’attacco ibrido da parte della Bielorussia”. L’ex presidente polacco Aleksander Kwasniewski, commentando i risultati non ancora definitivi delle elezioni, ha ipotizzato che qualora il mandato venisse conferito al partito conservatore (Pis), negli ultimi otto anni a guida del Paese, difficilmente otterrebbe l’approvazione del nuovo Parlamento. Lech Walesa invece, Premio Nobel per la pace e che era stato il primo presidente della Polonia indipendente negli anni 1990-1995, si è detto insicuro riguardo al risultato definitivo del voto che si rifiuta di commentare, lanciando un preoccupato avvertimento di possibili brogli elettorali.