Sarà presentato, sabato 21 ottobre, alle 20,30, presso la parrocchia Santa Croce di Bari, nell’ambito del concerto d’organo del maestro Naji Hakim, organizzato dalla Fondazione antiusura Santi Medici di Bari, il Premio “Mons. Alberto D’Urso”. Istituito dal Consiglio direttivo della Fondazione, il premio verrà conferito il 23 settembre 2024, previa valutazione della commissione, a coloro che si siano distinti nel campo della lotta all’usura e al sovrindebitamento.
La giuria è composta da Antonella Bellomo, ex prefetto di Bari, dal colonello Pierluca Cassano, comandante del distaccamento Barletta-Andria-Trani della Guardia di Finanza, da Paolo Vitti, vice presidente della Fondazione antiusura San Nicola e Santi Medici, da don Nino Borsci, collaboratore della Fondazione Antiusura, e dal notaio Michele Buquicchio (collaboratore di mons. D’Urso della prima ora).
“Mons. Alberto D’Urso è stato un riferimento per tante famiglie e piccoli imprenditori liberati dalla morsa degli usurai. È salito al Cielo il 23 settembre 2022 a 84 anni. Presidente della Fondazione antiusura San Nicola e SS. Medici di Bari, fino al 2020 è stato anche il presidente della Consulta nazionale antiusura San Giovanni Paolo II. Fondamentale è stata per lui l’amicizia con il gesuita padre Massimo Rastrelli, morto nel 2018 a 90 anni, che nel 1991 fonda a Napoli la Fondazione San Giuseppe Moscati, la prima organizzazione di ispirazione ecclesiale in grado di offrire sostegno legale, ristrutturazione del debito, garanzie per l’accesso al credito bancario. Il 1° luglio 1994 don Alberto istituì, a Bari, la Fondazione antiusura San Nicola e Santi Medici”, spiega una nota.
“Don D’Urso e padre Rastrelli riuscirono a sensibilizzare l’opinione pubblica, a trovare spazio sui mass-media, a coinvolgere le istituzioni politiche e legislative, convincendole a dotare l’ordinamento giuridico di una norma antiusura. Nel 1996 il Parlamento approvò la prima legge antiusura che prevede inasprimento delle pene, strumenti per gli inquirenti, forme di sostegno per gli usurati. Ha preso il via così una battaglia sociale e di giustizia costantemente animata dall’amore evangelico per i poveri, che diventa anche azione pastorale con il coinvolgimento delle diocesi, delle parrocchie e dei volontari nella lotta all’usura”, prosegue la nota.
Ancora prima dell’approvazione della legge, il 16 maggio 1995 presso la Fondazione S.S. Nicola e S.S. Medici di Bari, insieme a padre Rastrelli e con le Fondazioni antiusura di Napoli, Roma, Matera e Torino, don D’Urso e padre Rastrelli hanno dato vita alla Consulta nazionale antiusura San Giovanni Paolo II, il primo organismo nazionale di lotta all’usura di matrice ecclesiale. Molte altre diocesi d’Italia li seguiranno. Oggi la Consulta nazionale antiusura in Italia conta 34 Fondazioni antiusura.