“Primato di Dio, carità verso i poveri e impegno per la pace”. Questi, secondo il cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, i tratti nei quali si può riassumere la figura di San Pio X. Nell’omelia della messa al santuario di Cendrole che ieri sera ha concluso la tappa della peregrinatio a Treviso delle spoglie del Pontefice, il card. Parolin ha definito Papa Sarto “un innamorato di Dio, un innamorato della sua Parola e del Vangelo di Gesù, che voleva da tutti conosciuto nel catechismo; un innamorato di Gesù nell’Eucaristia, a cui tutti convocava; un innamorato dei poveri, per i quali si privava perfino del nutrimento quotidiano per sostenerli, per alleviarne le miserie, per soccorrerne le necessità vitali”. Venerare i resti mortali di Papa Pio X, ha spiegato Parolin, “vuol dire riconoscere la sua testimonianza di uomo di fede, di uomo centrato in Dio, di uomo che ricercava Dio. Vuol dire riconoscere che Dio è grande nei suoi santi; che Dio è la vera riuscita di quanti lo seguono, è la pienezza di vita e di gioia per quanti si abbandonano a Lui”.
Un Papa animato da carità come “scelta costante e praticata” che “visse fin da giovane prete” come dimostrano le “scelte di amore ai poveri e di solidarietà col prossimo” che per Giuseppe Sarto “furono costanti e consuete”. Un pastore, insomma, dal “cuore intriso di presenza di Dio e di amore sconfinato al prossimo”, ha concluso il cardinale segretario di Stato.