“Intensificare la corresponsabilità dovrebbe aiutarci a vedere come i carismi laicali arricchiscono le comunità cristiane e migliorano la vita dei poveri; come ricreare vincoli di mutualità, reciprocità e complementarietà tra uomo e donna; come riconoscere e promuovere la dignità delle donne nella Chiesa”. Lo ha detto don Carlos María Galli, decano della Facoltà di Teologia dell’Università Cattolica Argentina,
membro della Commissione Teologica Internazionale e Coordinatore del Gruppo teologico-pastorale del Celam, intervenendo all’ottava Congregazione generale, in corso in Aula Paolo VI alla presenza del Papa. “Ci sono vari tipi di ministeri e ministri che hanno la propria origine nel Battesimo”, ha osservato il relatore: “Stabili: le madri e i padri; spontanei: i devoti popolari; riconosciuti: i volontari di Caritas o i cantori liturgici; istituiti: i laici catechisti. Ce ne sono di nuovi: mio padre era ministro dell’ascolto nella sua parrocchia”. “Molti migranti diventano missionari spontanei e aiutano a rendere dinamica la fede”, l’omaggio di Galli: “Portano con sé non solo le loro povertà necessità e peccati, ma anche le loro ricchezze, valori e virtù, soprattutto la loro fede, che può offrire un prezioso apporto evangelizzatore”.