Attacco a Israele: p. Romanelli (Parroco Gaza), “conseguenze devastanti per la popolazione”

(Foto AFP/SIR)

“Le conseguenze di questa guerra saranno devastanti, per questo deve finire subito!”: è l’appello di padre Gabriel Romanelli, parroco della parrocchia latina Sacra Famiglia, l’unica cattolica della Striscia, affidato al patriarcato latino di Gerusalemme. Da Betlemme, dove è attualmente bloccato a causa della guerra in corso tra Hamas e Israele, il religioso di origini argentine, spiega che: “Il deterioramento postbellico del settore sanitario e di altri sistemi avrà un impatto significativo sulle nostre vite normali, qui nella Striscia. Per non parlare dell’effetto psicologico, della paura e dei disturbi che questa guerra lascerà sulla popolazione di Gaza. Molti soffriranno!”. Circa l’assedio deciso da Israele, che ha interrotto le forniture dei beni primari a Gaza, il parroco ribadisce: “non siamo nell’abbondanza per questo stiamo cercando di razionare le scorte tra di noi per sostenerci il più a lungo possibile. Per quanto riguarda la situazione dell’elettricità, proprio come il resto dei cittadini di Gaza, abbiamo un accesso limitato all’elettricità durante il giorno, che dura per un breve periodo. Purtroppo il carburante sta quasi per finire e si ipotizza un’interruzione dell’elettricità in tutta la Striscia di Gaza. Non abbiamo abbastanza acqua, quindi la usiamo con saggezza e per lo più solo per bere. Come tutti sanno e vedono attraverso i telegiornali, a causa delle distruzioni e delle devastazioni lasciate dalla guerra, i rifornimenti sono scarsi e per lo più inesistenti. Di conseguenza, non siamo in grado di comprare nulla o di soddisfare i bisogni di tutti”. Attualmente la parrocchia ha aperto 3 ambienti per accogliere i bisognosi: attualmente ci sono più di 150 persone ospitate nell’edificio della chiesa e della parrocchia. Il secondo spazio è il Centro San Tommaso d’Aquino, che ospita più di 30 persone. La terza area è la Scuola della Sacra Famiglia, che ha accolto un altro gruppo di persone. Anche le religiose della zona (Suore del Verbo Incarnato, Suore del Rosario e Suore della Carità) hanno aiutato servendo e assistendo le famiglie al meglio delle loro possibilità. Da padre Romanelli, infine, un appello: “a tutti per fermare questa guerra. Chiediamo anche ai fedeli, ovunque siano, di unirsi a noi nella preghiera e all’ appello del Patriarca latino, card. Pierbattista Pizzaballa, di dedicare il prossimo martedì, 17 ottobre, al digiuno, all’astinenza e all’intercessione per gridare a Dio la fine di questa guerra e la pace”.

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