“Signore, ti preghiamo per la Terra Santa, per le popolazioni di Israele e Palestina, che sono sotto la morsa di una inaudita violenza; per le vittime, soprattutto i bambini, per le persone ferite, per quelle tenute in ostaggio, per i dispersi e le loro famiglie”. È stata Margaret Karram, palestinese nata a Haifa (Israele), presidente del Movimento dei Focolari, a leggere questa mattina una intenzione di preghiera – giunta al Sir dal Movimento dei Focolari – per la Terra Santa e per i Paesi in guerra in tutto il mondo nell’Aula Paolo VI prima dei lavori del Sinodo sulla sinodalità. “In queste ore di angoscia e di sospensione – ha detto Karram – uniamo la nostra voce a quella del Papa e alla preghiera corale di coloro che in tutto il mondo implorano la pace. Ricordiamo anche l’Ucraina, gli altri Paesi del Medio Oriente e tutti i Paesi in guerra, che vivono nel terrore e nella distruzione. Aiutaci Signore a impegnarci a costruire un mondo fraterno, affinché questi popoli e quanti sono nelle stesse condizioni di conflitto, di instabilità e violenza, ritrovino la strada del rispetto dei diritti umani, dove la giustizia, il dialogo e la riconciliazione sono gli strumenti indispensabili per costruire la pace”. A guidare la preghiera mattutina è stato il card. Louis Raphaël Sako, patriarca di Baghdad dei Caldei, che ha invitato tutti i presenti a “pregare per la pace nel mondo soprattutto in Terra Santa, ma anche in Ucraina. La violenza in Iraq, in Iran, nel Libano”. “La gente – ha detto il cardinale iracheno – aspetta con tanta speranza di vivere la dignità e nella fraternità e non sempre nella paura e preoccupazione. La sinodalità vuol dire anche solidarietà con tutti coloro che hanno paura e che soffrono”.