“Valorizzare la giustizia riparativa in ambito minorile”. A proposito della presa di coscienza da parte del minorenne, l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza (Agia), Carla Garlatti, ha rinnovato tale richiesta, intervenendo nell’iter di conversione con un parere indirizzato ai presidenti delle commissioni Affari costituzionali e Giustizia del Senato. La giustizia riparativa, ha osservato, “è uno strumento prezioso, che incide positivamente sulla vita delle persone coinvolte, sul tasso di recidiva e si affianca alle risposte della giustizia tradizionale senza sostituirle”. Proposta pure la realizzazione in ogni tribunale per i minorenni di servizi di supporto e informazione delle vittime. “Inasprire il sistema sanzionatorio o aumentare gli strumenti di repressione non aiuta le vittime: questa tendenza assegna totale protagonismo all’autore di reato e alla vicenda giudiziaria, spesso addirittura è fonte di vittimizzazione secondaria per chi ha subito l’illecito”, ha fatto notare Garlatti. Sul tema della giustizia riparativa domani mattina l’Autorità garante presenterà a Roma un’indagine nazionale realizzata in collaborazione con il Ministero della giustizia e l’Istituto degli innocenti (Sala polifunzionale della Presidenza del Consiglio, ore 9).
Infine, secondo Carla Garlatti, occorre investire in attività di sensibilizzazione e formazione dei genitori. “Prevedere la reclusione dei genitori che fanno evadere l’obbligo scolastico ai figli può avere effetti controproducenti: se tuttavia si intende mantenere tale sanzione, sarebbe quanto meno auspicabile che prima di applicarla si invitassero i genitori a seguire percorsi di sostegno”, ha osservato la garante. Apprezzabile, invece, che siano previste un’adeguata preparazione per chi è responsabile della gestione degli strumenti di parental control e l’incentivazione dei centri per la famiglia.