“In questo Sinodo c’è la verità dell’ascolto, c’è questa priorità”. Lo ha ricordato il Papa, nel saluto a braccio all’apertura della prima Congregazione generale, in corso in Aula Paolo VI. “Dobbiamo dare un messaggio agli operatori della stampa, ai giornalisti che fanno un lavoro molto bello, molto buono”, l’esortazione ai membri del Sinodo: “Dare una comunicazione che sia il riflesso di questa vita nello Spirito Santo. Ci vuole una ascesi, un certo digiuno della parola pubblica per custodire questo. E quello che si pubblica, che sia in questo ambiente. Qualcuno dirà che i vescovi hanno paura e per questo non vogliono che i giornalisti dicano”. “Il lavoro dei giornalisti è molto importante, ma dobbiamo aiutarli che dicano questo, questo andare nello Spirito”, la raccomandazione di Francesco: “Più che la priorità del parlare c’è la priorità dell’ascolto. E ai giornalisti chiedo di fare capire questo alla gente”. “Nel Sinodo sulla famiglia – ha sottolineato il Papa – la pressione dell’opinione pubblica era sul dare la comunione ai divorziati. Nel Sinodo sull’Amazzonia, la pressione dell’opinione pubblica era per fare i viri probati. Adesso ci sono alcune ipotesi su questo Sinodo, come il sacerdozio alle donne. Queste cose che si dicono fuori. E dicono tante volte che i vescovi hanno paura di comunicare quello che succede”. “Chiedo a voi comunicatori di fare la vostra funzione giusta”, l’appello di Bergoglio: “Che le persone di buona volontà capiscano che anche nella Chiesa c’è la priorità dell’ascolto”. “Grazie di aiutare tutti noi in questa pausa della Chiesa”, il ringraziamento del Papa: “La Chiesa si è fermata, come si sono fermati gli apostoli dopo il Venerdì Santo, ma quelli per paura. Questa è una pausa della Chiesa in ascolto”.