Papa Francesco: messa apertura Sinodo, no a “calcoli politici o battaglie ideologiche”, “la Chiesa non si lascia dettare l’agenda dal mondo”

(Foto Siciliani - Gennari/SIR)

“Non ci serve uno sguardo immanente, fatto di strategie umane, calcoli politici o battaglie ideologiche. Non siamo qui per portare avanti una riunione parlamentare o un piano di riforme. Il Sinodo non è un parlamento: protagonista è lo Spirito Santo. Non siamo qui per fare Parlamento, siamo qui per camminare insieme con lo sguardo di Gesù, che benedice il Padre e accoglie quanti sono affaticati e oppressi”. Così il Papa, nell’omelia della Messa per l’apertura del Sinodo sulla sinodalità, in una piazza gremita di fedeli, ha delineato il percorso sinodale, che fino al 29 ottobre vede radunati in Aula Paolo VI in Vaticano 365 padri sinodali. “Lo sguardo benedicente del Signore invita anche noi a essere una Chiesa che, con animo lieto, contempla l’azione di Dio e discerne il presente”, ha detto Francesco: “E che, fra le onde talvolta agitate del nostro tempo, non si perde d’animo, non cerca scappatoie ideologiche, non si barrica dietro convinzioni acquisite, non cede a soluzioni di comodo, non si lascia dettare l’agenda dal mondo”. “Questa è la sapienza spirituale della Chiesa”, ha ricordato il Papa citando la “serenità” di San Giovanni XXIII, nel discorso di apertura del Concilio: “È necessario prima di tutto che la Chiesa non distolga mai gli occhi dal sacro patrimonio della verità ricevuto dagli antichi; ed insieme ha bisogno di guardare anche al presente, che ha comportato nuove situazioni e nuovi modi di vivere, ed ha aperto nuove vie all’apostolato”.

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