Papa Francesco ha istituito l’Università del Senso come “ente formativo universitario civile con sede nello Stato della Città del Vaticano”, attraverso l’emissione di un chirografo il 15 agosto. L’università è autonoma e sarà gestita dal Movimento Educativo Internazionale Scholas Occurrentes. Nel comunicato, il Santo Padre afferma che “Scholas, come comunità che educa, come intuizione che cresce, apre le porte dell’Università del Senso, con studenti di tutte le realtà, lingue e fedi, affinché nessuno sia lasciato fuori quando ciò che si insegna non è una cosa ma la vita stessa”.
Nel mezzo della crisi mondiale causata dalla pandemia, il Santo Padre in un messaggio afferma: “In questa nuova crisi che oggi l’umanità sta affrontando, dove la cultura ha dimostrato di aver perso la sua vitalità, voglio celebrare il fatto che Scholas, come una comunità che educa, come un’intuizione che cresce, apra le porte dell’Università del Senso. Perché educare è ricercare il senso delle cose”. La professoressa Mpho Tshivhase dell’Università di Pretoria, la professoressa Stefania Travagnin dell’Università di Londra, il professor Souleymane Bachir Diagne della Columbia University e la professoressa Diane Moore dell’Università di Harvard, tra gli altri, hanno concordato sull’importanza di creare un corpo universitario globale che risponda alla necessità di reimmaginare l’educazione, mettendo al centro la persona nella sua unicità e la comunità come espressione della pluralità. Un luogo accogliente e creativo dove tutti possano sentirsi benvenuti e partecipare. Un’università atipica che, come dice Platone, “non ha luogo perché è ovunque”. Un seme molto piccolo che può diventare un albero molto grande, dove le radici sono negli insegnamenti di Papa Francesco e nell’esperienza di Scholas; un’università locale e globale, interculturale, interreligiosa e intergenerazionale.