“Questo dovrebbe essere lo stile di ognuno di noi: entrare nel mondo e fare in modo che il mio rapporto con l’altro sia non per la mortificazione ma per l’esaltazione del suo essere persona e da qui, insieme ringraziare il Signore perché è buono e misericordioso”. Così mons. Serafino Parisi, vescovo di Lamezia, si è rivolto ai referenti delle Comunità Base Agesci, riunitisi nei giorni scorsi per il loro incontro nazionale alla Domus Betaniae di Lamezia, presenti anche i responsabili di zona del Reventino, dell’assistente ecclesiale, don Giuseppe Gigliotti, dei rover e scolte dei Clan/Fuoco e del Masci. “In un certo senso – ha aggiunto il vescovo – possiamo dire che questa è la nostra strada: quella di poter attraversare l’umanità e dove troviamo umanità davvero mortificata, poter dire io ti sono vicino, ti accompagno, ti risollevo, faccio un tratto di strada con te, ti offro un braccio, una spalla, ti faccio camminare, ti faccio sentire uomo. Questo non ha prezzo e la misericordia di Dio non ha prezzo”. Mons. Parisi ha poi sottolineato che “lo stile di Dio è quello della misericordia. E la misericordia di Dio è costitutiva per noi, cioè ci costituisce nel nostro essere. Se Dio non fosse misericordioso, noi, semplicemente, non saremmo qui. Il rapporto che noi manteniamo con il Signore deve essere un rapporto di libertà, non vincoli di necessità, deve essere sulla base della fiducia e non della paura perché la paura chiude, la fiducia, invece, apre. Questo è lo stile di Dio”. Da qui l’augurio che “questo possa diventare il nostro modo di essere, di vivere, di relazionarci con gli altri per costruire cerchi uniti soltanto da questa carità che prende forma nella nostra umanità, che dà forma alla nostra umanità”.