“Il provvedimento è insufficiente se si considera l’aumento della persone e delle famiglie che oggi nel nostro Paese vivono in condizione di fragilità sociale (povertà assoluta e relativa)”. Così Antonio Russo, portavoce di Alleanza contro la povertà in Italia, commenta al Sir l’approvazione in Consiglio dei ministri del nuovo decreto Energia con un pacchetto da 1,3 miliardi di euro che proroga i bonus per energia e carburanti. “Per quanto ogni aiuto economico rivolto alle persone in difficoltà vada sempre accolto con favore, nel caso del decreto Energia si individua un limite strutturale”, rileva Russo, sottolineando che “servono politiche strutturali a fronte di un problema strutturale come la povertà. Misure temporanee non affrontano alla radice le difficoltà di chi fa i conti con l’aumento dei prezzi al consumo e l’inflazione”. Inoltre, il provvedimento presenta “alcuni limiti specifici” che riguardano “la platea ristretta dei potenziali aventi diritto; le risorse limitate messe a disposizione a fronte del problema; i tempi di erogazione”. Continuando nella valutazione del nuovo decreto, il portavoce di Alleanza contro la povertà ricorda che “la legge 85/2023 ha modificato le regole di accesso alle misure di contrasto alla povertà ampliando così la platea dei potenziali aventi diritto ad un reddito minimo. Misure la cui azione una tantum è limitata nel tempo non affrontano il problema alla base”. “Per aiutare chi è in condizione di difficoltà servono misure universalistiche e non categoriali”, ammonisce Russo, riferendosi a “politiche del lavoro, politiche sociali e un sistema di welfare all’altezza della situazione. Un programma di presa in carico delle persone con fragilità sociale che si sviluppi soprattutto nei Comuni”. “Servono più risorse economiche e più sinergia tra Stato e territorio – conclude – e un nuovo patto tra soggetti sociali e istituzionali più prossimi ai cittadini”.