“I riflettori della cronaca recente si sono appuntati su alcuni casi di gravissima devianza che hanno visto dei ragazzi come protagonisti. Rapine, omicidi, risse tra bande giovanili, intollerabili violenze e molestie ai danni delle ragazze, inaccettabili episodi di bullismo e di prepotenza che mortifica altri ragazzi”. Lo ha ricordato, stasera, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento alla XXIII edizione di “Tutti a Scuola”, la cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico 2023/2024, che è stata ospitata quest’anno all’Istituto tecnico “Saffi-Alberti” di Forlì.
Di qui la sottolineatura: “È necessaria un’azione di ampio respiro a diversi livelli. Con politiche volte a investire sui giovani e sul futuro, con interventi strutturali per colmare i divari tra i territori, con strategie per ampliare le opportunità e i percorsi di integrazione e di solidarietà, con la repressione dei reati, in particolare dell’attività delle organizzazioni criminali che cercano di imporsi come violenta alternativa alla vita civile, alla legalità, alle stesse istituzioni democratiche”. Tutto questo, ancora una volta, “rende ancor più fondamentale combattere, con sempre maggior determinazione, l’abbandono scolastico. Perché la scuola è la prima e la più importante risposta al degrado. È la buona scuola lo strumento più efficace e prezioso di cui la Repubblica dispone per creare e diffondere tra le giovani generazioni una cultura della legalità, della convivenza, del rispetto”.