“La Verna è la chiave per conoscere Francesco uomo cristiano. Qui a La Verna vediamo come il centro della vita e della persona di Francesco d’Assisi sia semplicemente l’amicizia personale, profonda col Signore Gesù, che ha dato senso e luce alla sua vita e al suo messaggio. Se cercassimo altrove il senso della persona e del messaggio di Francesco, rimarremmo frustrati e troveremmo solo un frammento, non tutto lui”. Così fra Massimo Fusarelli, ministro generale dei Frati minori, ha delineato il rapporto tra il Poverello d’Assisi e il monte della Verna, domenica mattina nella messa solenne celebrata nella basilica del santuario toscano, come ulteriore tappa di avvicinamento all’ottavo centenario delle stimmate, che il santo patrono d’Italia ricevette nel settembre 1224 su questo monte.
La messa solenne, concelebrata – fra gli altri – da fra Livio Crisci, ministro provinciale dei Frati minori della Toscana, è stata il momento culminante di due intense giornate nelle quali protagonisti sono stati la preghiera, il cammino e i giovani.
Tanti ragazzi, infatti, sono arrivati a La Verna per vivere la notte delle stimmate, una serata ininterrotta di preghiera, meditazione, ascolto, incontro che ha visto gli stessi giovani farsi animatori, assieme ai Frati minori, di una preghiera ininterrotta per tutta la notte, che ha richiamato nella basilica del santuario un continuo flusso di persone.
“A La Verna, insieme ai giovani, abbiamo ricordato quel 17 settembre del 1224, così importante nella storia di Francesco – ha spiegato fra Alessandro Martelli, responsabile della pastorale giovanile dei Frati minori della Toscana – .Ci siamo anche interrogati su che senso abbia per noi celebrare le stimmate di Francesco. Per noi non ha voluto essere solo fare memoria, ma rivivere insieme a lui quell’incontro così particolare, che ha segnato il suo corpo e ha toccato il suo cuore. Per questo ci siamo messi in cammino nel cuore della notte per raggiungere il santuario a piedi e così entrare nel mistero delle stimmate: nel buio della notte ci siamo lasciati toccare dalla luce di Dio”.
Domenica 17 settembre, la giornata dedicata alle stimmate di san Francesco è stata vissuta in un clima di preghiera e di ulteriore riflessione, aiutati anche dalle parole del ministro generale dei Frati minori. Fra Fusarelli, nell’omelia, ha ricordato come da quest’anno e fino al 2026 il movimento francescano vivrà come un unico ottavo centenario, per fare memoria di alcune tappe decisive nella vita del Poverello, da lui vissute nell’ultimo tratto della sua esistenza terrena: quest’anno la consegna della Regola bollata e l’“invenzione” del presepe a Greccio; le stimmate nel 2024; la composizione del Cantico di frate sole nel 2025 e, infine, gli 8 secoli dalla morte nel 2026.
“Gli ultimi anni della vita di Francesco – ha ricordato il ministro generale – sono stati segnati da una grande prova interiore o, come è stata chiamata, dalla grande tentazione, che ha conosciuto il suo culmine proprio a La Verna, dove poi si è sciolta per prepararlo all’incontro con sorella morte”.
L’appuntamento, adesso, è per il 5 gennaio 2024 quando si aprirà ufficialmente l’ottavo centenario delle stimmate, un’occasione preziosa per tutta la Toscana.