“La decisione degli Stati Uniti di fornire alle forze armate dell’Ucraina proiettili all’uranio impoverito è inaccettabile ed avrà conseguenze gravi sulla salute delle popolazioni attuali e future di quei territori”. Lo afferma l’ong “Un Ponte Per” (Upp) che rivolge un appello al Governo italiano e a quelli dell’Unione europea aderenti alla Nato d’intervenire sugli Usa “per chiedere la revoca di questa nefasta decisione”. “Il nostro invito pressante – spiegano Alfio Nicotra e Angelica Romano, co-presidenti nazionali di Upp – è a fermarvi a non utilizzare la popolazione dell’Ucraina come cavie per uno strumento bellico che ha già palesato la sua incompatibilità con il diritto umanitario. Dopo le cluster bomb ora i proiettili all’uranio impoverito, stiamo scivolando su una china che non ha niente a che vedere con il diritto di autodifesa di uno Stato aggredito”. “Noi operiamo in Iraq e nei Balcani – proseguono Romano e Nicotra -, siamo testimoni delle gravi conseguenze sui civili della contaminazione prodotta dallo sprigionamento, a temperature altissime, delle particelle dell’uranio impoverito. Il numero di leucemie e malattie oncologiche correlato all’impiego di quei proiettili è altissimo. Non solo questi popoli hanno sofferto la guerra, ma ne subiscono ancora sul loro corpo le conseguenze mortifere”. “Centinaia di militari italiani si sono ammalati per l’uranio impoverito in Iraq ed in Bosnia – ricordano Nicotra e Romano -. Il movimento dei veterani degli Usa si è battuto contro l’omertà del proprio governo sulle conseguenze sulla salute dell’utilizzo dell’uranio impoverito. Adesso gli Stati Uniti si sbarazzano dei loro proiettili all’uranio impoverito regalandoli all’Ucraina. Non è avvelenandola che si aiuta la popolazione ucraina”. Da qui l’appello al governo italiano e a quelli dell’Ue aderenti alla Nato, “d’intervenire sul governo degli Stati Uniti per chiedere la revoca di questa nefasta decisione”.