Il nuovo decano della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia meridionale – sezione San Tommaso d’Aquino è mons. Antonio Foderaro, docente ordinario di Diritto canonico e moderatore del Dipartimento di Diritto canonico della stessa Facoltà, nonché sacerdote della arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova e canonico del capitolo metropolitano della stessa arcidiocesi. Nel darne notizia l’arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova informa che “la nomina di mons. Foderaro è stata decretata da mons. Domenico Battaglia, arcivescovo metropolita di Napoli e Gran cancelliere della Pftim, con il nulla osta del Dicastero per la Cultura e l’educazione della Santa Sede. Mons. Foderaro è il primo sacerdote della arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova ad essere nominato decano di una Facoltà Pontificia”.
“Descrivere un amico sembra sempre un’impresa ardua”, ha dichiarato il preside della Pftim, Francesco Asti, ad Avvenire di Calabria. “Quando i docenti della sezione hanno scelto don Antonello, così lo chiamiamo, per iniziare il lungo e articolato cammino per la rinascita del dipartimento, sono stati profetici; hanno visto lontano”, ha commenta il preside. “Le sue competenze in campo giuridico e amministrativo sono ben conosciute e largamente apprezzate. Il suo contatto con gli studenti e le studentesse – ha aggiunto – è all’insegna della fraternità vissuta nel condividere le responsabilità reciproche per il buon andamento degli studi. Don Antonello è un uomo di comunione, dove la forza trainante è la giustizia. Un uomo giusto che sa ponderare le situazioni e sa dare sempre con poche parole consigli per il successo degli studi teologici. Vogliamo, tutti noi, augurargli anni ricchi di passione per la ricerca teologica e anni di grande impegno per far crescere l’istituzione teologica non solo a Napoli, ma nell’intero Sud d’Italia”.
Raggiunto dalla redazione di Avvenire di Calabria, mons. Foderaro ha raccontato di aver accettato il servizio “con profonda umiltà e riconoscenza, consapevole della responsabilità di diventare custode di una ricca tradizione teologica, radicata nell’antica storia della Chiesa. Tuttavia, sono chiamato a guardare al futuro con un fervente desiderio di aprire nuovi orizzonti di dialogo e confronto”. Per il nuovo decano, la sezione San Tommaso “è chiamata a unire passato e futuro in un’armonia che rispecchi l’essenza stessa della teologia. La mia visione è quella di un’istituzione che mantenga intatto il rispetto per la storia e al contempo abbracci con entusiasmo l’evoluzione del mondo moderno. In questo cammino, mi impegnerò a essere fedele al mandato ecclesiale, a essere testimone dell’amore per la Chiesa e a onorare il magistero”. “Come Comunità accademica – ha sottolineato – dobbiamo riconoscere che la nostra missione va oltre l’ambito accademico: è anche spirituale. La teologia è un impegno che coinvolge la mente e il cuore, e dobbiamo essere esemplari di questa unione. Il nostro lavoro deve essere guidato dalla fede e ispirato dalla ricerca della verità”. Per questo motivo, secondo mons. Foderaro “è necessario un rinnovamento profondo nella visione e nella pratica della comunità accademica. Il mondo cambia, e dobbiamo cambiare con esso. Il dialogo e la comprensione reciproca sono essenziali in questo contesto, così come il coraggio nel trattare le questioni etiche, sociali ed ecologiche del nostro tempo”. “La sezione San Tommaso d’Aquino – ha concluso il neo decano – deve essere oggi più che ieri un faro di luce e ispirazione, non solo per la comunità accademica, ma anche per la Chiesa e per il mondo intero. È questa la consegna che devo portare avanti”.