Niger: Gignac (Unhcr), “situazione umanitaria peggiora rapidamente. Servono azioni rapide per proteggere la popolazione”

L’Unhcr esprime “profonda apprensione per il rapido deteriorarsi della situazione umanitaria in Niger”. Lo ha detto a Ginevra Emmanuel Gignac, rappresentante dell’agenzia Onu per i rifugiati nel Paese. “La crisi politica in corso, per la quale non si intravedono soluzioni in tempi brevi – ha affermato – sta causando incertezza e preoccupazione, dal momento che il Paese continua a essere oggetto di attacchi condotti da gruppi armati non governativi, specialmente nei pressi delle frontiere con il Mali e il Burkina Faso. Nell’ultimo mese, violenze e aggressioni hanno generato oltre 20mila nuovi sfollati interni. La situazione ha portato all’incremento dei rischi in materia di protezione per rifugiati, richiedenti asilo e comunità di accoglienza”.
Nel frattempo, le sanzioni imposte al Niger dall’Ecowas “hanno iniziato a produrre i propri effetti in una fase dell’anno – il cosiddetto ‘période de soudure’ (periodo di passaggio) – che segna la transizione dalla stagione agricola a quella delle piogge. I prezzi di cibo e altre materie, in aumento da prima della crisi, sono balzati in seguito all’introduzione delle sanzioni e appaiono destinati a crescere ancora”. Tali fattori, “insieme a una probabile ulteriore mobilitazione di gruppi armati non governativi e a piogge forti e incessanti, hanno aggravato le previsioni inerenti alla già allarmante situazione umanitaria delle popolazioni vulnerabili, in particolare sfollati interni, rifugiati, richiedenti asilo e comunità di accoglienza”. Attualmente, il Niger accoglie oltre 700mila persone in fuga: 350mila tra rifugiati e richiedenti asilo e 350mila sfollati interni. “Vista la rapidità con cui le esigenze continuano ad aumentare, l’Unhcr si appella a tutte le parti interessate, nella regione e fuori, affinché continuino ad assicurare aiuti vitali in Niger. Attualmente, l’Unhcr ha raccolto solo il 39 per cento dei 135,7 milioni di dollari richiesti per sostenere le attività umanitarie di quest’anno. Se, nei prossimi mesi, la crisi dovesse aggravarsi, è previsto che i requisiti di finanziamento aumenteranno”, conclude Gignac.

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