“La Fidae rappresenta la forma associata di quelle realtà educative di ispirazione cristiana che costituiscono una ricchezza tanto per la Chiesa quanto per la società tutta e che purtroppo attraversano in questo tempo un contesto particolarmente impegnativo. A maggior ragione, dunque, sono grato per la vostra azione di supporto, di accompagnamento e di formazione che svolgete nei confronti di tali realtà”. Lo scrive mons. Roberto Repole, arcivescovo di Torino e vescovo di Susa, nel saluto inviato all’incontro “La scuola meritata” in corso a Torino per iniziativa della Fidae con il patrocinio dell’Ufficio Cei, della Regione Piemonte, del Comune di Torino e di Torino metropoli.
Soffermandosi sul tema del “merito” richiamato dal titolo, il presule afferma: “La scuola tutta e in particolare quella di ispirazione cristiana non può non interrogarsi su cosa debba essere oggetto di tale merito senza ridurlo alla mera dimensione prestazionale e interrogarsi, inoltre, sulla validità di una proposta educativa che sia all’altezza di ciò che ogni giovane merita per il semplice fatto d’esserci, una proposta all’altezza di quelle attese e di quelle speranze che costituiscono il cuore di ogni essere umano e particolarmente vive nel cuore di ogni giovane”. Come sottolinea il sussidio della Cei per la pastorale scolastica “Infinito presente”: “per la Chiesa la scuola è una realtà da amare e in cui stare con passione e competenza, contribuendo alla costruzione del progetto scolastico”. “Spero pertanto – conclude Repole – che anche il cammino sulla sinodalità che la Chiesa italiana sta facendo possa esservi d’aiuto e di stimolo per rispondere sempre più e sempre meglio al vostro compito educativo in quella forma specifica che la scuola esige”.