Papa Francesco: ai giovani russi, “siate artigiani di pace in mezzo ai conflitti”. “Abbiate il coraggio di sostituire le paure con i sogni”

Papa Francesco incontro i giovani russi (foto cathmos.ru)

“È fondamentale che i giovani e gli anziani si aprano gli uni agli altri. I giovani, incontrandosi con gli anziani, hanno l’opportunità di ricevere la ricchezza delle loro esperienze e dei loro vissuti. E gli anziani, incontrandosi con i giovani, trovano in loro la promessa di un futuro pieno di speranza. È importante che voi giovani dialoghiate con gli anziani, che parliate con i nonni, che ascoltiate i nonni, che ascoltiate quell’esperienza di vita che va oltre quella dei vostri genitori”. Lo ha detto, ieri Papa Francesco, in video collegamento con i ragazzi russi riuniti a San Pietroburgo in occasione del X Incontro nazionale dei giovani cattolici della Russia, che si svolge dal 23 al 27 agosto. “I giovani sognano, i vecchi sognano. È proprio il sogno, la capacità di sognare, la visione del domani ciò che ha tenuto e mantiene unite le generazioni”, ha aggiunto il Pontefice, nella terza idea che ha offerto intorno al motto della Giornata mondiale di Lisbona: “Maria si alzò e andò in fretta” (Lc 1,39). “Così gli anziani sognano tante cose: la democrazia, l’unità delle nazioni…; e i giovani profetizzano, sono chiamati a essere artigiani dell’ambiente e della pace”, ha osservato il Santo Padre.
Francesco ha, quindi, rivolto un’esortazione ai giovani: “Vi invito a essere costruttori di ponti. Costruttori di ponti tra le generazioni, riconoscendo i sogni di coloro che vi hanno preceduto nel cammino. L’alleanza tra le generazioni mantiene viva la storia e la cultura di un popolo”. E ancora: “Auguro a voi, giovani russi, la vocazione di essere artigiani di pace in mezzo a tanti conflitti, in mezzo a tante polarizzazioni che ci sono da tutte le parti, che affliggono il nostro mondo. Vi invito a essere seminatori, a spargere semi di riconciliazione, piccoli semi che in questo inverno di guerra non germoglieranno per il momento nel terreno ghiacciato, ma che in una futura primavera fioriranno”. Richiamando quanto detto alla Gmg di Lisbona, il Papa ha rivolto ancora un invito ai giovani russi: “Abbiate il coraggio di sostituire le paure con i sogni. Sostituire le paure con i sogni. Sostituite le paure con i sogni. Non siate amministratori di paure ma imprenditori dei sogni. Concedetevi il lusso di sognare alla grande!”.
Francesco ha concluso: “Vi invito a guardare a Maria, a trovare il Signore, a concepirlo nel cuore e a portarlo presto, in fretta, a chi è lontano, a portarlo a chi ne ha bisogno. Siate segno di speranza, segno di pace e di gioia, come Maria, perché, con la stessa ‘umiltà della sua serva’, anche voi possiate cambiare la storia in cui vivete. Mettetevi in gioco per il futuro, ancorati alle radici dei nonni”.

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