Grande successo per la tappa di Ovindoli della Longevity Run Summer Edition 2023 che si è svolta nello scorso week end del 19 e 20 agosto. Nelle due giornate, presso il Villaggio della prevenzione allestito nel centro della località turistica, sono state effettuate più di 1000 prestazioni sanitarie offerte gratuitamente dai medici della Fondazione Policlinico iniversitario Agostino Gemelli Irccs, coordinati da Francesco Landi, ordinario di Medicina interna all’Università Cattolica e direttore Dipartimento scienze dell’invecchiamento ortopediche e reumatologiche del Gemelli. I check up hanno riguardato la misurazione della pressione arteriosa, la rilevazione della glicemia e del colesterolo, il calcolo dell’indice di massa corporea, e la valutazione antropometrica e in generale dei corretti stili di vita.
La tappa di Ovindoli è il quarto appuntamento dell’evento di sensibilizzazione per uno stile di vita sano e attivo promosso dal Gemelli, che ha visto la massiccia partecipazione non solo degli abitanti dell’altopiano delle Rocche e dell’Aquila ma anche dei tanti turisti romani presenti sul posto. Clou della manifestazione la corsa non competitiva di 8 km disputata ieri cui hanno partecipato più di 500 persone, occasione per ricordare Stefano Faccia, giovane maestro di sci aquilano, scomparso prematuramente poco più di un anno fa.
“Strettamente collegati tra di loro, sport, prevenzione e natura caratterizzano anche questa tappa abruzzese della manifestazione – spiega Landi -. La Longevity Run è un progetto nato nel 2018 a Roma per celebrare la centralità dello sport come elemento indispensabile per restare in buona salute e come forma di prevenzione per una longevità attiva. La natura gioca un ruolo fondamentale nello sport. Praticare attività fisica all’aperto e nel verde migliora infatti il benessere di corpo, mente e spirito. Prendersi cura della propria salute – conclude – è importante a ogni età e permette di ottenere notevoli risultati in termini di salute e autonomia come abbiano dimostrato in questi anni anche con il progetto di ricerca europeo Sprinnt da noi coordinato”.