“Mi state a cuore e vorrei che l’esperienza vissuta possa fruttificare in voi. Vi affido alla Madonna: ci prepariamo a vivere la grande festa della sua Assunzione al cielo. Sia lei la madre che custodisce il nostro cammino”. Così il vescovo di Pavia, mons. Corrado Sanguineti, nel messaggio diffuso dopo l’esperienza con i giovani della diocesi alla Giornata mondiale della gioventù di Lisbona.
Il presule rivolge numerosi ringraziamenti a tutti coloro che hanno reso possibile “il dono grande di quei giorni di grazia e di festa che abbiamo condiviso”. “Un grande grazie – ha scritto il vescovo – a tutti voi, carissimi giovani amici, per la testimonianza che mi avete dato, per il dono dell’amicizia e della fraternità che ho potuto vivere con voi”. “Purtroppo – ammette – non ho potuto condividere tutti i momenti della Gmg accanto a voi e chiedo scusa se non sono riuscito a essere vicino e presente a tutti voi. Mi rendo disponibile nel prossimo anno pastorale a venire a incontrarvi nei vostri gruppi e nelle vostre comunità, e non mancheranno occasioni di ritrovarci anche in incontri diocesani”.
E nel sottolineare che “avremo modo e tempo nei prossimi mesi di rileggere e riprendere con calma, personalmente e in gruppo, le parole che il Papa ci ha rivolto nei vari momenti in cui lo abbiamo ascoltato e incontrato, anche da lontano”, mons. Sanguineti lascia alcune indicazioni ai giovani: “In questi giorni raccontate ad amici e familiari ciò che avete vissuto, perché in questo modo potete prendere più coscienza del dono ricevuto e farvi testimoni di un’esperienza di grazia”. Inoltre, “tenete i contatti tra voi, cercate di vedervi e vivete nel quotidiano gestì veri e semplici di servizio, dando tempo all’ascolto e alla condivisione dei bisogni di persone che incontrate”. Infine, “ma in realtà è ciò che viene per primo, vivete con fedeltà l’Eucaristia domenicale nelle vostre comunità o dove vi troverete, ritrovatevi lì, intorno all’altare e alla mensa della Parola e del Pane di vita. Spero poi che molti tra voi durante i giorni della GMG abbiate avuto la possibilità di confessarvi: anche il sacramento della Riconciliazione è un dono grande con cui Cristo accompagna il nostro cammino e sostiene la nostra debolezza”. “E – aggiunge – provate a darvi una piccola ‘regola di preghiera’ quotidiana”.