“Con l’inflazione alimentare al +10,5% e le famiglie costrette a tagliare gli acquisti, l’aumento di fondi del Pnrr con 2,5 miliardi destinati agli accordi di filiera, alla logistica e alle misure agricole è importante per salvare la spesa degli italiani anche di fronte ai cambiamenti climatici”. Lo afferma Coldiretti in riferimento ai dati dissusi oggi dall’Istat sull’inflazione tendenziale a luglio che vede un aumento prezzi del +13,8% per la frutta e del +19,8% per la verdura.
“Per garantirsi prodotti freschi e di qualità – si legge in una nota – il consiglio della Coldiretti è fare acquisti ripetuti in base alle esigenze giornaliere della famiglia in modo da tagliare gli sprechi senza accumulare prodotto che poi non si consuma, di verificare la provenienza italiana, acquistare prodotti locali che non devono subire grandi spostamenti, comprare direttamente dagli agricoltori o nei mercati contadini e non cercare per forza il frutto perfetto perché piccoli problemi estetici non alterano le qualità organolettiche e nutrizionali”.
“L’agroalimentare Made in Italy ha dimostrato concretamente la propria capacità di saper cogliere l’opportunità del Pnrr e l’incremento dei fondi – evidenzia Coldiretti – va nella direzione auspicata di ‘raffreddare’ il carovita che pesa sulle tasche degli italiani sostenendo con gli accordi di filiera la produzione in settori cardine, dalla pasta alla carne, dal latte all’olio, dalla frutta alla verdura”. “Un’occasione unica che – conclude l’associazione – non va sprecata per crescere e garantire una più equa distribuzione del valore lungo la filiera, dal produttore al consumatore”.