“Oggi i giovani hanno bisogno di una nuova inculturazione della fede. Le nuove generazioni hanno un’altra cultura. Non possiamo parlare loro di sacramenti, precetti e obblighi perché di primo acchito lo rifiutano. Ma la domanda di Dio sta emergendo tra le nuove generazioni, ‘questo Dio c’è o non c’è’. Bisogna intercettarla”: ne è convinto mons. Domenico Sigalini, vescovo emerito di Palestrina, tra i primi collaboratori di Giovanni Paolo II nell’organizzazione delle Giornate mondiali della gioventù. In un video realizzato dal settimanale della diocesi di Brescia, “La Voce del Popolo”, dedicato alla Gmg di Lisbona, il vescovo spiega che “i giovani che ci hanno abbandonato stanno tornando ma non vogliono una chiesa che non è capace di dialogare con i loro mondi”. “Noi abbiamo cercato di farlo – ammette mons. Sigalini – ma non è sufficiente. Si spera che con le nuove unità pastorali la parrocchia possa tornare quella di un tempo. Credo che vada ripensata in altro modo per permettere di riscoprire la bellezza della fede”.