Gmg Lisbona: nessuna delegazione ufficiale di giovani dal Myanmar, “è un’ingiustizia per i figli e le figlie di questo paese”

“Sì è vero, non ci sarà nessuna delegazione ufficiale dei Giovani dal Myanmar quest’anno alla Gmg”. Lo confermano al Sir i responsabili dell’ufficio della Commissione Nazionale Giovani Cattolici (Conferenza episcopale birmana), che preferiscono per motivi di sicurezza rimanere nell’anonimato. La presenza dei giovani birmani a Lisbona è stringatissima: solo ultimamente è arrivata la notizia che riusciranno ad andare 4 giovani ed un seminarista della comunità dei gesuiti del Myanmar. Ma dalle diocesi non partirà nessuno. Troppo caro il viaggio e troppo pericoloso. Per i giovani in Myanmar, spiegano da Yangon, “non è sicuro vivere, è difficile sopravvivere, è difficile trovare lavoro”. Molti vanno all’estero. Molti sono impegnati nelle file del People’s Defense Armed Forces. “Essere giovani o anche radunarsi in gruppi con più di 5 persone, è sempre guardato con sospetto dai militari. L’arresto può avvenire senza alcun motivo ovunque se sei giovane. I giovani sono presi di mira dai militari come i più sospettosi per motivi politici”. “In breve, la ragione principale è l’instabilità politica e la crisi finanziaria. Se i giovani vengono accusati o arrestati dai militari per motivi politici, nessuno li può aiutare o intercedere per loro, nemmeno i vescovi”.  Come vivete questa vostra assenza quest’anno alla Gmg?E’ un’ingiustizia per i giovani figli e figlie del Myanmar”, rispondono i responsabili della Commissione. “Dobbiamo dire che a causa del colpo di stato militare e del conflitto armato locale e guerra civile, c’è stata un’ingiustizia non solo nei confronti dei giovani ma di tutto il popolo del Myanmar”.

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