“La nostra vita ruota attorno alla Parola del Padre che chiede di essere accolta, custodita, meditata” è questo, per Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme, l’atteggiamento da avere “per permettere alla Parola di scendere in profondità, di portare frutto”. Lo spiega nella sua meditazione, la prima dopo la sua nomina a cardinale, al Vangelo della Domenica (16 luglio), pubblicata sul sito patriarcale e dedicata alla parabola del Seminatore. “Ciò che permette alla Parola di scendere in profondità, di portare frutto- afferma il patriarca – è l’atteggiamento dei discepoli che hanno il coraggio, dopo aver ascoltato senza aver capito – come tutti gli altri -, di avvicinarsi a Gesù e di fare domande. I discepoli non sono migliori, non hanno qualcosa in più degli altri. Semplicemente rimangono dentro una relazione con la semplicità di chi ammette di non aver capito, di chi accetta di non sapere, ma non scappa, non chiude il cuore”. “I discepoli – continua il cardinale – si avvicinano a Gesù e avvicinarsi dice un movimento, una decisione del cuore, una ricerca, una volontà di non fermarsi di fronte a ciò che ci sfugge, un desiderio di conoscere e di aprirsi alla potenza dell’amore del Padre, che come un seme, fa fiorire la vita”. Avvicinarsi, sottolinea Pizzaballa, “è anche la nostra identità: noi ci avviciniamo a Colui che si è fatto vicino”. Per il porporato “la parabola sembra voler dire che la conoscenza del Padre non è questione di un momento, ma è un processo che chiede di avvicinarsi, che richiede i tempi lunghi della pazienza: si tratta, infatti, di lasciar scendere il seme in profondità. Cosa quanto mai difficile, soprattutto ai nostri tempi, eppure così necessaria. Il luogo dove la vita germoglia – conclude – è dunque l’interiorità dell’uomo: per chi vive alla superficie di se stesso, il pericolo della dispersione e della distrazione è alle porte. Invece la parabola del seminatore ci dice che abbiamo bisogno di profondità, e che solo l’ascolto della Parola può portarci alla profondità della nostra vita”.