Pnrr: Forum Terzo settore e Openpolis, oltre 1,3 miliardi per persone fragili ma territori in forte difficoltà per realizzare progetti

Sui circa 1,45 miliardi di euro che il Pian nazionale di ripresa e resilienza destina attraverso tre misure alla categoria di persone fragili (in particolare anziani non autosufficienti, persone con disabilità e senza fissa dimora), sono 1,32 miliardi quelli assegnati ai territori per la realizzazione di progetti. “Difficile individuare un’unica causa per la mancata attribuzione dei circa 133 milioni rimanenti, ma – viene spiegato in una nota del Forum nazionale del Terzo settore – sicuramente a incidere molto è la difficoltà dei territori nel presentare un numero di progetti sufficienti. Ancor più difficile, se non impossibile, è sapere quante delle risorse assegnate sono state poi erogate ai territori e, dunque, iniziare a monitorare l’impatto del Pnrr nelle comunità”. La scarsa trasparenza sul Pnrr, viene osservato, è infatti tra le principali criticità che emergono dal rapporto dal titolo “Il Pnrr, le politiche sociali e il Terzo settore”, realizzato da Forum Terzo settore e Openpolis e presentato oggi a Roma. Alla carenza di informazioni si aggiunge il mancato coinvolgimento del Terzo settore, che mette a rischio la qualità degli investimenti e l’efficacia degli interventi di welfare.
Dal monitoraggio emerge che in 8 Regioni sono stati finanziati meno progetti del previsto: in totale 89 in meno rispetto agli iniziali 2.125, nonostante diverse riaperture dei termini dei bandi e scorrimenti di graduatorie per facilitare il raggiungimento degli obiettivi. Rimane disatteso anche l’obiettivo del Pnrr di destinare il 40% delle risorse al Mezzogiorno: alle Regioni del Sud Italia, più Abruzzo e Molise, va infatti il 33,6% dei fondi.
A livello regionale, il territorio a cui sono stati assegnati più fondi per le misure che riguardano le persone fragili è la Lombardia (circa 200 milioni di euro). Seguono Lazio (152,5 milioni), Campania (123,5 milioni) ed Emilia-Romagna (circa 107 milioni). Sempre la Lombardia, però, è anche la Regione che più si distanzia dal target degli obiettivi, vedendosi approvati 312 progetti a fronte dei 392 previsti.
Entrando più nello specifico delle misure per le persone fragili, per gli anziani non autosufficienti sono stati stanziati in totale circa 500 milioni, quasi interamente assegnati. L’obiettivo principale è la “deistituzionalizzazione degli anziani”, ovvero la riconversione delle residenze sanitarie assistenziali (Rsa) e delle case di riposo in gruppi di appartamenti autonomi. Alle Regioni del Sud Italia più Abruzzo e Molise va il 36,9% delle risorse.
Anche per quanto riguarda la misura destinata alle persone con disabilità, gli investimenti del Pnrr ammontano a 500 milioni e puntano, in particolare, all’abbattimento delle barriere architettoniche e a favorire l’inclusione lavorativa. Solo 409,7 milioni, però, sono effettivamente assegnati ai territori per questo scopo. Alle Regioni del Sud più Abruzzo e Molise va il 33,6% delle risorse.
Infine, per le persone senza fissa dimora sono stati stanziati 450 milioni, con l’obiettivo prioritario di aiutare queste persone (si stima siano oltre 96mila) a trovare una soluzione temporanea attraverso, ad esempio, appartamenti per piccoli gruppi. Di queste risorse risultano non ancora assegnati circa 50 milioni. Alle Regioni del Sud Italia più Abruzzo e Molise va il 29,1% delle risorse.

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