La Commissione europea ha presentato oggi la relazione di previsione strategica 2023, nella quale analizza le modalità per porre “la sostenibilità e il benessere della persona al centro dell’autonomia strategica aperta dell’Europa” e propone interventi concreti a tal fine. “L’Ue – chiarisce un comunicato – è impegnata in una transizione profonda e ambiziosa per realizzare nei prossimi decenni la neutralità climatica e la sostenibilità. Questa transizione alla sostenibilità sarà fondamentale per rafforzare l’autonomia strategica dell’Ue, assicurarne la competitività a lungo termine, sostenerne il modello di economia sociale di mercato e consolidarne la leadership mondiale nella nuova economia a zero emissioni nette”. Ma in questo percorso l’Ue “dovrà superare diverse sfide, operando scelte – ammette la Commissione – che incideranno sulle società ed economie europee a un ritmo e su una scala inediti”.
Fra l’altro viene proposto “adeguare il prodotto interno lordo (Pil) per tener conto di fattori diversi, quali la salute e l’ambiente”. Diverse sfide attendono dunque l’Unione nel percorso di transizione verso la sostenibilità nella sua duplice componente economica e sociale. A titolo di esempio vengono ricordati: in tutto il mondo l’evoluzione degli assetti geopolitici plasma l’opinione pubblica e l’azione dei governi, mettendo alla prova la cooperazione internazionale sulle grandi questioni globali, come i cambiamenti climatici o la transizione energetica; è necessario un modello economico nuovo, incentrato sul benessere della persona e sulla natura, dissociando la crescita economica dall’uso delle risorse e passando a una produzione e un consumo più sostenibili; cresce la domanda di competenze adeguate a un futuro sostenibile (“attualmente l’85% delle imprese dell’Unione manca di personale con le competenze necessarie per accompagnare la duplice transizione verde e digitale”); la transizione alla sostenibilità implica investimenti d’entità inedita, “per i quali sarà indispensabile poter contare su risorse sufficienti provenienti sia dal settore pubblico che da quello privato”.