Firmato ieri, nella residenza dell’ambasciatore d’Italia a Tunisi, un nuovo accordo con l’Oim-Organizzazione internazionale per le migrazioni per la realizzazione della fase 2 del progetto Mobi-Tre (Tunisini residenti all’estero) “La migrazione come risorsa: la mobilitazione della diaspora tunisina e la stabilizzazione delle comunità svantaggiate in Tunisia”, finanziato dall’Aics-Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo con 2 milioni di euro. Nell’ambito della prima fase di Mobi-Tre sono stati sostenuti 56 progetti imprenditoriali in 14 governatorati che hanno permesso la creazione ed il consolidamento di 367 posti di lavoro, di cui 151 con contratti di lavoro regolari, in particolare per i giovani tra i 18 e i 30 anni (60%), il 76% dei quali donne. Il progetto ora continuerà a fornire alla diaspora tunisina gli strumenti più adeguati per contribuire allo sviluppo del suo Paese d’origine, stimolare gli investimenti e l’imprenditoria tra i giovani e le donne delle regioni più vulnerabili e con alti tassi di mobilità migratoria, e creare posti di lavoro sostenibili e dignitosi per tutti e tutte. L’obiettivo del progetto è quello di creare maggiori legami tra il Paese di origine e quelli di destinazione attraverso una prospettiva di sviluppo transnazionale, per questo motivo nella fase 2 estenderà il suo campo d’azione ai tunisini residenti all’estero in Germania, Arabia Saudita, Costa d’Avorio, Francia e Italia. Questa scelta si è basata su diversi criteri, in particolare sulla concentrazione dei tunisini residenti all’estero in Francia, Italia e Germania, sulla cooperazione economica e sulle relazioni migratorie storicamente esistenti con la Costa d’Avorio e sull’ammontare delle rimesse provenienti dall’Arabia Saudita. Un aspetto innovativo di questa seconda fase sarà il supporto tecnico fornito alle aziende, che consentirà loro di entrare in nuovi mercati e di vendere i propri prodotti online. Infine, ancor più che nella prima fase, sarà data priorità alle donne e ai giovani, ai gruppi vulnerabili e ai progetti imprenditoriali dell’economia sociale e solidale in grado di creare occupazione diretta e indiretta, nonché sostenibilità ambientale. “Con questo nuovo contributo di 2 milioni di euro, ribadiamo il nostro impegno a investire nel capitale umano come fonte inestimabile per lo sviluppo del Paese”, le parole dell’ambasciatore italiano Fabrizio Saggio, alle quali hanno fatto eco quelle di Andrea Senatori, titolare dell’ufficio Aics di Tunisi, “Mobi-Tre è uno dei progetti più innovativi che finanziamo, perché per la prima volta coinvolge la diaspora tunisina in investimenti nel proprio Paese d’origine, incoraggiandone la partecipazione attiva alle azioni di sviluppo, lontano dai tradizionali modelli di sostegno basati sul dono”. Presente alla firma anche Azzouz Samri, capo missione dell’Oim Tunisia.