Diocesi: mons. Battaglia (Napoli), “il tempo dell’oratorio e delle attività estive sia quello della pace”

“Carissimi bambini, ragazzi, animatori, educatori, parroci di questa nostra amata Chiesa, vi saluto tutti caramente e vi abbraccio ad uno ad uno all’inizio del tempo estivo tanto atteso e desiderato”. Inizia così il messaggio dell’arcivescovo di Napoli, mons. Mimmo Battaglia, per gli oratori, i campi scuola e le attività estive.
“Nel pensare ai vostri volti sorridenti, sboccia nel cuore un senso di gratitudine per tutto quanto l’anno passato ci ha donato a scuola, in parrocchia, nei luoghi della nostra quotidianità. Una gratitudine che si estende da un confine all’altro della nostra diocesi fino a toccare la vita di ognuno/a e ciascun/o e gioire per la bellezza del vostro esserci, del vostro impegno, della vostra capacità di sognare. Desidero davvero dirvi grazie dal profondo del cuore per tutto quanto siete e fate, per il dono prezioso del vostro tempo vissuto nella condivisione tra età e responsabilità diverse, ma tutti nell’unico cammino comune che ci tiene uniti, mano nella mano lungo le strade che il Signore traccia per noi e insieme a noi. Un cammino che non si ferma mai e che, giorno dopo giorno, si crea e si ricrea, si reinventa e si arricchisce, si rigenera e rende sempre più viva la vita”.
In questo particolare tempo dell’anno, osserva il presule, “questo cammino è intessuto dell’entusiasmo, della passione, dell’energia positiva che tessono le trame degli oratori, dei campi scuola e delle varie attività estive. So che in tante parrocchie sono già iniziate e molte altre lo faranno nei prossimi giorni e nel fervore che si respira nell’aria di questa nostra terra napoletana si innestano queste mie parole che altro non vogliono essere che un segno concreto della mia presenza accanto a voi, in mezzo a voi”.
Mons. Battaglia fa un augurio e lascia una consegna: “Vi auguro che il tempo dell’oratorio, il tempo del campo scuola, il tempo di ogni attività estiva possa essere il tempo della pace. In questo periodo, in cui tanto sentiamo parlare di guerre, di omicidi, di violenze su donne e bambini, di incidenti e contrasti di vario genere, io vi auguro la pace. La pace nel cuore. La pace nelle relazioni. La pace nei luoghi che abitate. Che le vostre vite condivise siano semi di pace gettati lungo le strade di questa nostra diocesi”. Di qui l’invito: “Cercate la pace. Costruite la pace. Custodite la pace. L’orgoglio ceda il passo all’umiltà. La rabbia faccia spazio alla comprensione. Le parole gridate si trasformino in parole pensate, ascoltate, sussurrate. Il sospetto si capovolga nella fiducia. L’oppressione si consegni alla libertà. La paura sia allontanata dal coraggio. Il non senso trovi senso nella speranza. Il rancore sia guarito dall’amore”. E ancora: “Praticate la pace. Vivete la pace. Raccontate la pace”.

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