Da giovedì 6 a sabato 8 luglio all’Istituto superiore di scienze religiose di Reggio Calabria si riflette su coppie ed evangelizzazione in occasione delle Giornate teologiche. Il tema di quest’anno è “Senza sposi non c’è Chiesa”.
“La Chiesa in cammino non può non ripartire dalle nostre case! Apriamole alla gioia del Vangelo: come la casa di Aquila e Priscilla a Corinto, o quella di Lidia e la sua famiglia a Filippi, che hanno ospitato l’Apostolo Paolo, diventando così una feconda Domus Ecclesiae, un cuore pulsante di comunione ecclesiale, un centro vitale per la diffusione del Vangelo”. Si può sintetizzare così il senso della sfida che l’Issr propone nelle Giornate teologiche. Seguendo il metodo dell’enciclica Laudato si’, il percorso di riflessione e confronto si articolerà in quattro momenti: vedere, giudicare, agire, celebrare. Si partirà dall’osservazione attenta della realtà, per comprendere quanto stia accadendo nelle famiglie. Il compito è stato affidato a Guerino Bovalino, che tratterà il tema “La famiglia e lo schermo. La crisi delle relazioni nell’era digitale”. Il pomeriggio seguente si entrerà nel vivo con la relazione del teologo, don Carlo Rocchetta: “L’ordine degli sposi. Retrospettive storiche e prospettive teologiche”. L’autore del libro “Senza sposi non c’è Chiesa” invita a riscoprire una realtà che era già presente nella Chiesa dei primi secoli ed è stata rilanciata dal Vaticano II, dal Catechismo della Chiesa cattolica e dall’Amoris laetitia.
Sabato mattina è previsto il contributo dei coniugi Pina De Simone e Franco Miano, professori rispettivamente della Pontificia Facoltà teologica dell’Italia meridionale e dell’Università Federico II di Napoli, unica coppia di sposi chiamata a partecipare, come esperti, alle Assemblee sinodali dei vescovi sulla famiglia nel 2014 e 2015. Il tema loro affidato è nella prospettiva di una “Chiesa in uscita”: “Una fecondità allargata per umanizzare la Casa comune”. Il quarto momento, infine, è quello dedicato alla celebrazione del dono di Dio, in particolare di quel “Mistero grande” che rende la famiglia santuario dell’Amore trinitario. La preghiera animerà sin dall’inizio le Giornate teologiche, per culminare la mattina di sabato con la celebrazione delle lodi presieduta dall’arcivescovo di Reggio Calabria-Bova, mons. Fortunato Morrone, nella memoria dei santi Aquila e Priscilla.