In occasione dei 725 anni dalla proclamazione di sant’Agostino a dottore della Chiesa, da parte di Papa Bonifacio VII, e dei 1300 anni dalla traslazione delle spoglie mortali del santo, da Cagliari a Pavia, ad opera del re longobardo Liutprando, l’Opera romana pellegrinaggi promuove, per l’anno in corso e per il 2024, alcuni itinerari religiosi che ripercorrono i luoghi più significativi della vita di sant’Agostino.
Il cammino di sant’Agostino: un cammino di circa 50 km da Ostia antica a Roma centro sui passi di sant’Agostino, partendo dalla basilica di Sant’Aurea, passando per il Parco archeologico di Ostia, con arrivo alla basilica di Sant’Agostino in Campo Marzio dove sono custodite le spoglie mortali di santa Monica. Il cammino tocca diverse chiese nel centro storico di Roma che sono legate alla tradizione agostiniana.
Il pellegrinaggio sui passi di sant’Agostino in Tunisia: si ripercorrono i luoghi della nascita, della giovinezza di Agostino prima della conversione, e le chiese dove ha predicato da vescovo. Il primi pellegrini sono partiti nel mese di aprile dell’anno in corso accompagnati da mons. Remo Chiavarini, amministratore delegato dell’Opera romana pellegrinaggi. Sono in programma altri due pellegrinaggi dal 16 al 23 settembre e dal 28 ottobre al 4 novembre.
Il pellegrinaggio sui passi di sant’Agostino in Algeria: per il 2024 è in programma un pellegrinaggio presso i luoghi dove Agostino visse dopo la conversione, legati particolarmente alla vita monastica e al ministero episcopale del santo. L’Opera romana pellegrinaggi, con gli itinerari proposti, si auspica, in linea con il desiderio espresso da Papa Giovanni Paolo II, in occasione del XVI centenario della conversione di Agostino nel 1986, che “quest’uomo straordinario abbia da dire ancora molto agli uomini di oggi, sia con l’esempio che con l’insegnamento”. Similmente, Papa Francesco, nel 2013, auspicava che questo grande uomo e santo “aiuti a mantenere vive nella nostra vita l’inquietudine della ricerca spirituale, l’inquietudine dell’incontro con Dio, l’inquietudine dell’amore”.