La pandemia di Covid-19 ha avuto un impatto negativo sproporzionato su bambini e adolescenti provenienti da contesti socioeconomici svantaggiati, su coloro che hanno dovuto affrontare chiusure scolastiche prolungate e su coloro che non dispongono di strutture di supporto essenziali come la famiglia e gli insegnanti,. Lo rivelano i nuovi dati pubblicati oggi da Oms/Europa e lo studio Hbsc (Health Behavior in School-aged Children). I dati evidenziano inoltre che, in media e attraverso vari indicatori, le studentesse più grandi hanno sperimentato gli effetti della pandemia più dei ragazzi più giovani, con un impatto marcato sulla loro salute mentale. Una disparità che, afferma il direttore regionale di Oms/Europa, Hans Henri P. Kluge, “richiede un’azione urgente, come un migliore sostegno a casa, a scuola e nelle loro attività sociali ed extrascolastiche. Affrontando queste disparità e rafforzando il sostegno sociale, possiamo creare un ambiente che protegga il benessere dei nostri bambini e giovani durante e oltre queste crisi”.
Di qui alcune raccomandazioni a governi e policy maker. Anzitutto creare “ambienti di supporto nelle scuole, nelle famiglie e nei gruppi di pari, in modo da promuovere e proteggere la salute mentale dei giovani”. Ciò include la promozione di spazi sicuri, l’attuazione di politiche contro il bullismo, la formazione degli insegnanti sul supporto emotivo e l’incoraggiamento di una cultura dell’empatia e della comprensione. Occorre inoltre formare i professionisti della salute mentale su questioni specifiche degli adolescenti, e “garantire che i servizi rispettino e proteggano i loro diritti alla privacy e alla riservatezza”. Necessario “riconoscere il ruolo fondamentale svolto dalle famiglie e dai coetanei nell’aiutare gli adolescenti ad affrontare le sfide e mantenere atteggiamenti mentali positivi”. Per questo occorre “sviluppare iniziative che supportino i genitori nel rafforzare le loro relazioni con i figli”: strategie di comunicazione efficaci, gestione dello stress, tecniche di risoluzione dei conflitti e risorse sullo sviluppo del bambino e sulla salute mentale. Infine occorre dotare gli insegnanti di formazione e risorse necessarie “per fornire un solido supporto agli studenti e promuovere ambienti di classe sicuri e inclusivi”.