È durato circa quaranta minuti il colloquio privato tra il Papa e il presidente di Cuba, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, che successivamente ha incontrato il cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin, accompagnato da mons. Daniel Pacho, sottosegretario per il Settore multilaterale della Sezione per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni internazionali. “Durante i colloqui con la Segreteria di Stato – informa la Sala Stampa della Santa Sede – si è parlato dell’importanza dei rapporti diplomatici tra la Santa Sede e Cuba, evocando peraltro la storica visita di San Giovanni Paolo II nel 1998, di cui ricorre il 25° anniversario. Ci si è poi soffermati sulla situazione del Paese e sul contributo che la Chiesa offre, specialmente nei settori della carità”. “Nel prosieguo della conversazione – si legge ancora nel comunicato – sono stati toccati alcuni temi internazionali di reciproco interesse, ed è stata rilevata l’importanza di continuare l’impegno per favorire sempre il bene comune”. Il Papa ha donato al presidente cubano un’opera in bronzo raffigurante una colomba che porta un ramoscello d’olivo, con la scritta “Siate messaggeri di pace”, oltre al Il Messaggio per la Pace di quest’anno, al documento sulla Fratellanza Umana e al libro sulla Statio Orbis del 27 marzo 2020, a cura della Lev. I doni del presidente al Santo Padre sono stati, invece, una scultura in argento, bronzo e legno, dal titolo “Il lettore”, e due volumi di poeti cubani.