Accendere i riflettori sull’accoglienza più virtuosa, quella della rete del Sai, il Sistema accoglienza e integrazione, costituito dagli enti locali che per la realizzazione di progetti di accoglienza integrata accedono al Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo. Questo l’obiettivo degli eventi organizzati nella diocesi di Udine in occasione della Giornata mondiale del rifugiato che ricorre domani.
In Friuli Venezia Giulia i progetti sono sei, per un totale di 268 posti. Sul territorio dell’ex provincia di Udine sono due, gestiti dalla Caritas diocesana di Udine. Il primo e più longevo è quello nei Comuni dell’Ambito territoriale di Cividale del Friuli, complessivamente mette a disposizione 50 posti (10 dei quali per l’emergenza Ucraina). Nel 2022 le persone che ne hanno beneficiato sono state 75 (21 donne e 54 uomini), Afghanistan, Pakistan e Ucraina i principali Paesi di provenienza, ma anche Iraq e Iran, Nigeria, Marocco e Angola. E poi il progetto di cui è titolare il Comune di Tolmezzo: i posti sono 15 e nel 2022 hanno dato ospitalità a 25 persone (11 donne e 14 uomini). Qui le persone arrivano prevalentemente da Afghanistan, Nigeria e Pakistan.
Due gli appuntamenti per far conoscere al territorio queste realtà. A Tolmezzo, domani al Cinema David (ore 18:30) aperitivo multietnico offerto dalle persone accolte dal progetto Sai. Seguiranno, alle 20, la presentazione del progetto e, alle 20.30, la proiezione del film “Trieste è bella di notte”, documentario che racconta in maniera corale l’esperienza della rotta balcanica. L’incontro si chiuderà con un dibattito a cui interverranno Amabile Nagostinis, coordinatrice del gruppo locale di volontari di Medici senza frontiere, Matteo Felci, tutore volontario di minori stranieri non accompagnati, e Toriale Hashemi, mediatore culturale.
Sabato 24 giugno sarà la volta di Cividale, al Centro culturale San Francesco. Alle 17.30 saranno inaugurate la mostra “Viaggio attraverso l’obiettivo” – a conclusione del laboratorio fotografico di Rossana Virgolin con le persone accolte dal progetto Sai –, e la personale del pittore afghano Abdul Haya Hamed. Seguiranno uno spettacolo di musica e danza e un buffet multietnico. Anche a Cividale, alle 20, sarà proiettato il film “Trieste è bella di notte”. La serata si concluderà, come a Tolmezzo, con un dibattito a cui interverranno Chiara Pravisani, focal point del progetto Hope e operatrice umanitaria di Msf, Matteo Felci e Toriale Hashemi.