Stando ai dati elaborati dalla Società italiana di pneumologia Sip/Irs, l’inquinamento atmosferico è con certezza la prima causa di “decessi anticipati” per malattie respiratorie croniche. La qualità dell’aria determina la salute dell’individuo al punto che un recente rapporto dell’American Thoracic Society (Ats) ha concluso che l’esposizione all’inquinamento atmosferico provoca il rimodellamento delle vie aeree, che può portare all’insorgenza di asma o Bpco che peggiorano dopo l’esposizione a lungo termine agli inquinanti atmosferici, nello specifico il particolato fine (Pm2.5) e l’ozono (O3). In Italia studi recentissimi hanno portato ancora nuove evidenze sull’associazione fra inquinamento e ospedalizzazione e mortalità per malattie respiratorie non solo nelle aree urbanizzate, ma anche nelle aree suburbane, a maggior presenza relativa di verde.
“Di fronte a questo scenario” il ruolo della Società italiana di pneumologia “deve essere quello di stimolare la conoscenza e la consapevolezza di medici, cittadini e istituzioni con iniziative concrete”, sottolinea il presidente Carlo Vancheri.
Per questo motivo, Sip/Irs ha avviato un insieme di attività di sensibilizzazione verso la cura dell’ambiente e della conseguente salute respiratoria, nel segno del binomio “salute dell’ambiente uguale a salute respiratoria”. Oltre le iniziative di piantumazione di alberi già portate sul territorio, in Puglia e in Sicilia, la partecipazione scientifica al progetto “Be Aware” con Cittadinanzattiva, la sensibilizzazione proseguirà con la ripresa in autunno dello spot sociale “La salute passa attraverso un respiro” sui canali televisivi Rai, dopo essere già andato in onda su La7 e Sky e sui canali Mediaset a maggio 2023.