È iniziata oggi a Colonia la conferenza nazionale della Gkp – Associazione dei pubblicisti cattolici tedeschi che coincide con il 75° anniversario dalla fondazione. Tema della conferenza che si concluderà il prossimo 17 maggio è “In cammino. Per dove?”. Sono molte le domande che coinvolgono i membri della Gkp, giornalisti, comunicatori, esperti social manager, docenti di etica della comunicazione, ma anche attori e uomini delle arti: in che modo i giornalisti cattolici differiscono dagli altri? Quanto possono essere liberi e critici i media della Chiesa? I media cattolici sono di per sé attivisti? E come si possono affrontare le sfide etiche poste dall’intelligenza artificiale? In una intervista rilasciata al portale della Chiesa di Germania, katholisch.de, il presidente della Gkp, Joachim Frank, ha espresso la sua certezza che “in politica o negli affari, il motto è spesso: più difficile è la situazione attuale, più importante è il buon lavoro dei media. Questo vale anche per la Chiesa: anche se l’istituzione è in declino, le casse si stanno svuotando e tutte le spese vengono vagliate, è importante mantenere buone offerte informative. Proprio perché sempre meno persone capiscono cosa è e cosa fa la Chiesa e quale ruolo importante può svolgere”.