“Chi si concentra solo sull’immediato, sui propri vantaggi da conseguire rapidamente e avidamente, sul ‘tutto e subito’, perde di vista l’agire di Dio”. Ne è convinto il Papa, che nel Messaggio per la terza Giornata mondiale dei nonni e degli anziani, in programma il 23 luglio sul tema “Di generazione in generazione la sua misericordia” (Lc 1,50), ricorda che il “progetto di amore” di Dio “attraversa il passato, il presente e il futuro, abbraccia e mette in collegamento le generazioni. È un progetto che va oltre noi stessi, ma nel quale ciascuno di noi è importante, e soprattutto è chiamato ad andare oltre”. “Per meglio accogliere lo stile dell’agire di Dio, ricordiamo che il tempo va abitato nella sua pienezza, perché le realtà più grandi e i sogni più belli non si realizzano in un attimo, ma attraverso una crescita e una maturazione: in cammino, in dialogo, in relazione”, spiega Francesco. Nel dettaglio, “per i più giovani si tratta di andare al di là dell’immediato nel quale ci confina la realtà virtuale, la quale spesso distoglie dall’azione concreta; per i più anziani si tratta di non soffermarsi sulle forze che s’indeboliscono e di non rammaricarsi per le occasioni perse”. “Guardiamo avanti!”, l’invito del Papa: “Lasciamoci plasmare dalla grazia di Dio che, di generazione in generazione, ci libera dall’immobilismo nell’agire e dai rimpianti del passato!”.