La diocesi di Bolzano-Bressanone affronta in modo approfondito i casi di abuso e rafforza ora il suo impegno con un nuovo progetto pluriennale che vuole consolidare la Chiesa come luogo sicuro per i minori. In collaborazione con l’Istituto di antropologia della Pontificia Università Gregoriana, diretto da padre Hans Zollner, la diocesi avvia un processo di trasformazione: il progetto pluriennale denominato “Il coraggio di guardare” comprende tre fasi – chiarire, elaborare, prevenire – coinvolge esperti anche esterni ed è stato presentato a tutti gli organi diocesani.
Il progetto “Il coraggio di guardare” è stato presentato nelle scorse settimane a tutti gli organismi diocesani. Peter Beer dell’Istituto di antropologia della Gregoriana e Gottfried Ugolini, responsabile del Servizio diocesano per la prevenzione di abusi, hanno illustrato gli obiettivi e il percorso del progetto alla Conferenza dei decani, al Consiglio di Curia, al Consiglio presbiterale e al Consiglio pastorale. È prevista un’ampia partecipazione in tutti gli ambiti diocesani e l’invito rivolto alle persone colpite è di farsi avanti. “Negli organismi diocesani il progetto è stato discusso in dettaglio e considerato urgente. Particolare attenzione è stata data all’informazione e alla cooperazione. È stata sottolineata la responsabilità nel rapporto con le persone colpite e l’importanza del lavoro di prevenzione”, riassume Ugolini. Allo stesso tempo sono stati espressi timori e domande critiche. L’approccio congiunto e l’attuazione graduale del progetto sono fondamentali per rafforzare la fiducia, sottolinea Ugolini. Anche il vescovo di Bolzano-Bressanone, mons. Ivo Muser, chiede un approccio senza timori a questo tema complesso. Il nuovo progetto mira a un cambio fondamentale di atteggiamento nello spirito del Vangelo ed è quindi in linea con il processo di mutamento complessivo chiesto da Papa Francesco.
Ora in diocesi si stanno formando un gruppo direttivo, che si riunirà nelle prossime settimane, e un comitato consultivo esterno al progetto, composto esclusivamente da esperti indipendenti dalla Chiesa, per garantire una sua attuazione trasparente. Inoltre verrà formato un gruppo di progetto in ciascuno dei quattro settori diocesani coinvolti: pastorale, formazione, Caritas e amministrazione. Tale gruppo sarà responsabile dell’attuazione concreta del progetto nelle sue tre fasi – chiarire, elaborare, prevenire – con il coinvolgimento di esperti interni ed esterni. Informazioni periodiche sullo stato dei lavori saranno fornite attraverso una specifica pagina web sulla homepage della diocesi e attraverso i media. Allo stesso tempo, viene così offerta la possibilità dello scambio e del confronto.
Con questo progetto la diocesi di Bolzano-Bressanone conferma il suo impegno per affrontare ogni forma di abuso e di violenza e per adottare le misure necessarie a garantire uno spazio sicuro per i minori all’interno della Chiesa.