Il Parlamento europeo ha approvato oggi la sua posizione negoziale per una nuova normativa europea sull’Intelligenza artificiale. “Accogliamo con favore la decisione del Parlamento europeo di approvare, nella storica votazione odierna, il divieto sulle tecnologie di sorveglianza di massa abusive”, ha commentato Mher Hakobyan, consulente di Amnesty International per la regolamentazione dell’intelligenza artificiale. “Tuttavia, è ora fondamentale che il Parlamento e gli Stati membri dell’Unione europea assicurino che lo sviluppo, la vendita, l’uso e l’esportazione delle tecnologie di riconoscimento facciale e di altre forme di sorveglianza di massa siano vietate durante i prossimi negoziati sulla versione finale dello Ai Act”, ha proseguito Mher Hakobyan.
“Non esiste alcuna soluzione per rendere compatibile col rispetto dei diritti umani l’utilizzo dell’identificazione biometrica a distanza, o Rbi. L’unica salvaguardia è il divieto assoluto. Se, al contrario, questi sistemi venissero legalizzati, si creerebbe un pericoloso precedente con gravi conseguenze, portando in futuro alla diffusione di tecnologie di intelligenza artificiale che non rispettano i diritti umani”, ha continuato Hakobyan.
“Nonostante il divieto sulla sorveglianza abusiva sia un passo gradito e nella giusta direzione, questo non rappresenta una vittoria totale. Il Parlamento non ha vietato i sistemi automatizzati di valutazione e profilazione del rischio, così come i sistemi di previsione utilizzati per limitare, vietare e prevenire i movimenti alle frontiere. È fondamentale che, mentre l’Ai Act si avvia verso i negoziati finali, i legislatori dell’Unione europea non trascurino i diritti delle persone migranti”, ha concluso Hakobyan.