Si aprirà il 15 giugno a Bruxelles, per iniziativa dell’Ue, la settima Conferenza su “Sostenere il futuro della Siria e della regione”. L’evento sarà preceduto dalla Giornata del dialogo il 14 giugno, sempre a Bruxelles. Dopo più di un decennio, si legge in una nota diffusa dall’ufficio stampa del Consiglio d’Europa, il conflitto siriano continua a generare violenza, instabilità e spostamento delle popolazioni. Le conferenze di Bruxelles, spiegano dall’Ue, hanno il duplice obiettivo di mobilitare aiuti umanitari e finanziari per il popolo siriano — coloro che vivono in Siria ma anche nei paesi vicini — e per le comunità di accoglienza in tutta la regione, coinvolgendo nel contempo la comunità internazionale a sostegno di una soluzione politica globale e credibile al conflitto in Siria, in linea con la risoluzione 2254 (2015) del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Come è avvenuto nelle conferenze degli anni precedenti, anche Bruxelles VII vuole rinnovare il sostegno politico e finanziario della comunità internazionale ai vicini della Siria, in particolare Giordania, Libano e Turchia, così come Egitto e Iraq. L’anno scorso l’Ue nel suo insieme ha promesso 6,4 miliardi di euro per il 2022 e oltre. Dal 2011 l’Ue e i suoi Stati membri sono stati i maggiori donatori di aiuti umanitari alla Siria con oltre 30 miliardi di euro. L’Alto Rappresentante Josep Borrell co-presiederà la conferenza a nome dell’Ue, insieme a Olivér Várhelyi, commissario per il vicinato e l’allargamento, e Janez Lenarčič, commissario per la gestione delle crisi. L’evento sarà trasmesso in streaming via web.