Anche Trento ospiterà domani, venerdì 9 giugno, la “Lunga notte delle chiese”: un’idea partita nel Nord Europa nel 2016 ed ormai consolidata anche in Italia, riuscendo in otto edizioni ad “aprire” oltre centocinquanta chiese a proposte di musica, visite guidate, mostre, performance teatrali, letture, momenti di riflessione e tanto altro.
Nel capoluogo trentino l’evento, promosso dal Servizio diocesano ChiesAperTe, sarà distribuito su due chiese: san Francesco Saverio in via Roma e Santa Margherita in via Prepositura. Come una sorta di piccolo festival, a cadenza oraria dalle ore 17 alle 23, i promotori hanno pensato di offrire molte suggestioni per pubblici diversi: da un invito rivolto ai piccoli e alle famiglie all’incontro per scoprire l’organo e i suoi anfratti, da un piccolo corso di ebraico biblico a un concerto in trio, dalle parole dell’arcivescovo Lauro Tisi a quelle del Consiglio delle Chiese cristiane, dalle emozioni di un artista di strada alle immagini tratte da scene di film. “Dove sei?” è il tema scelto per questa edizione; una domanda a cui ha voluto rispondere anche il concorso artistico, le cui opere saranno esposte in Santa Margherita proprio nel corso della serata.
La “Lunga notte delle chiese” è la prima notte bianca dei luoghi di culto in cui si fondono musica, arte e cultura in chiave di riflessione e di spiritualità. L’idea nacque in Austria nel 2016 dal successo della “Lange Nacht der Kirchen” (da cui prende nome anche l’iniziativa italiana), che ha coinvolto sempre più luoghi e territori in tutta Europa. In Italia l’evento è stato introdotto dall’associazione BellunoLaNotte.com in collaborazione con le tante diocesi partecipanti: l’edizione 2022 aveva coinvolto più di 150 chiese in oltre 120 diocesi. “Anche la diocesi di Trento aderisce a questa iniziativa, ritenendola – spiega il coordinatore Alessandro Martinelli – un’occasione per tutti, credenti e non, di partecipare a un evento suggestivo e affascinante, di grande coinvolgimento. Un’occasione anche solo per godere di momenti di silenzio, illuminati dalla bellezza dei luoghi e dal fascino del mistero”.