Nomadelfia: celebrati ieri 100 anni dalla nascita di mamma Irene, cofondatrice con don Zeno della comunità

(Foto: comunità di Nomadelfia)

Con gli spettacoli pomeridiani dei ragazzi di Nomadelfia, alla presenza di circa 700 persone tra amici, figli, parenti e nomadelfi, si è conclusa ieri l’intensa giornata di celebrazione dei 100 anni dalla nascita di mamma Irene che era iniziata al mattino presto con una tavola rotonda sul tema “Donna ecco tuo figlio”. Dopo il saluto di Giancarlo, presidente di Nomadelfia, che ha ricordato la figura di mamma Irene come cofondatrice, con don Zeno, di Nomadelfia, gli ospiti hanno potuto vedere un video sulla storia di Irene e ascoltare, dalla sua viva voce, alcune riflessioni. Rosanna Virgili, biblista ha affrontato il tema “Le mamme di vocazione – la maternità virginea a imitazione di Maria”: “Irene come Maria ha avuto paura all’inizio a dire quel ‘sì’ ma si è fidata, si è affidata e quando ha capito di avere attorno altre sorelle, una comunità, si è sentita forte e ha donato anche lei il proprio grembo a Dio creatore: sì, c’è spazio nel mio corpo, nel mio tempo, nella mia vita per Dio”. Marina Casini, presidente del Movimento per la vita, nel parlare del tema “La donna e la maternità come missione oggi” ha ricordato il primordiale Ut unum Sint (motto di Nomadelfia) è proprio l’accoglienza della mamma quando il figlio si annuncia nel suo seno, in quel tutt’uno, in quell’abbraccio. Casini ha ricordato il premio dato dal Movimento per la vita italiano, nel 2012, a mamma Irene come “Mamma eroica d’Europa”. Ha concluso i lavori del mattino don Stefano Stimamiglio, direttore di Famiglia Cristiana, sul tema “La novità di Irene e l’attualità delle mamme di vocazione” parlando di mamma Irene e di don Zeno come profeti ancora attuali perché “mamma di vocazione è una intuizione universale che voi di Nomadelfia avete avuto e la maternità universale è un segno per l’oggi che vi invito a far conoscere il più possibile”. Toccanti anche le parole di mons. Andres Ferrada Moreira, segretario Dicastero per il clero, che ha attualizzato, strofa per strofa, l’Inno allo Spirito Santo (nel giorno della Pentecoste) adattandolo alla figura di mamma Irene e al ruolo di Nomadelfia nel mondo contemporaneo invitando, con queste parole, tutti i presenti a proseguire l’impegno dei cofondatori: “Tutti noi siamo stati mossi dallo Spirito per venire qui per adempiere alla nostra vocazione. Non siamo qua per un caso, siamo qua perché il Signore ci ha chiamato a continuare, ognuno nel suo mondo, la stessa paternità e maternità di Dio”.

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