Rischio sanitario a Conselice: Cauda (Gemelli), “bene vaccinazione antitetanica, e poi igiene personale, acqua minerale, mezzi di barriera, monitoraggio Ausl”

(Foto ANSA/SIR)

Accurata igiene personale, uso di acqua minerale e di mezzi di barriera, vaccinazione antitetanica e monitoraggio delle Asl. Questi, spiega al Sir Roberto Cauda, ordinario di malattie infettive all’Università Cattolica e direttore dell’Unità di malattie infettive al Policlinico Gemelli, gli strumenti per affrontare il rischio sanitario legato alle alluvioni in Emilia Romagna. A otto giorni dall’inizio dell’emergenza, a Conselice (Ravenna) non si riesce ancora a fare defluire l’acqua fuoriuscita dai fiumi Sillaro e Santerno. Le strade sono ricoperte di una melma scura e fetida, un misto di fango, benzina, pneumatici, carcasse di animali. Preoccupa il rischio sanitario. Interpellato dal Sir, l’esperto invita ad adottare precauzioni di carattere igienico-sanitario. “Le frane – spiega – hanno presumibilmente alterato lo smaltimento della rete fognaria e la rete dell’approvvigionamento idrico causando una possibile commistione tra acque nere e acque potabili. Oltre all’acqua che ristagna su strade e campi, non conosciamo ancora la qualità dell’acqua che esce dai rubinetti, laddove arriva; potrebbe essere contaminata. Pertanto la prima cosa è assicurare acqua potabile con rifornimenti di acqua minerale in bottiglia, da utilizzare anche per lavarsi per evitare possibili contatti delle mucose della pelle con sostanze tossiche. So che sono in corso analisi per individuare la tipologia di eventuali germi e la loro presenza per millimetro cubo”.
All’aperto, prosegue l’infettivologo, occorre mettere in atto precauzioni come l’uso di stivali di gomma e guanti impermeabili per evitare il rischio di contatto con l’acqua. Ma attenzione anche allo “splashing: il rischio che qualche germe possa entrare attraverso la congiuntiva”. Dunque non toccarsi occhi, bocca e naso con i guanti sporchi e una volta a casa lavarsi accuratamente le mani utilizzando anche un un gel idroalcolico. Quali malattie si potrebbero eventualmente contrarre? “La leptospirosi che viene trasmessa attraverso le urine dei topi, la salmonellosi, l’epatite, tutte le patologie infettive a trasmissione oro-fecale, il tetano”. A questo proposito la Ausl ha disposto per domani una vaccinazione antitetanica su base volontaria. “E’ sufficiente una lieve escoriazione, una microferita non difficile da procurarsi in questa situazione d’emergenza, per venire in contatto con le spore del tetano eliminate con le feci degli animali, presenti nel terreno e in questo caso anche nei ristagni d’acqua dove sono state rinvenute carcasse. Ben venga dunque la vaccinazione antitetanica anche se su base volontaria, così come il monitoraggio avviato da giorni da parte delle Ausl sulla tipologia di eventuali germi presenti nelle diverse aree”, conclude Cauda.

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