Religiosi: p. O’Neill (Carmelitani) alla Usg, “l’ospitalità sta allargando i nostri orizzonti e ci aiuta a crescere”

(Foto Carmelitani)

“La migliore espressione di amore fraterno è la partecipazione. Abbiamo scoperto che la nostra più grande virtù risulta essere la nostra partecipazione alla vita della comunità e dell’Ordine. È attraverso la partecipazione che continua a scorrere la linfa vitale dell’Istituto. Le persone che partecipano danno il meglio di sé alla comunità e ricevono tutto ciò di cui hanno bisogno dalla comunità. Attraverso un’adeguata partecipazione si possono superare molti dei mali della vita comunitaria e delle sofferenze individuali”. Ne è convinto il priore generale dei Carmelitani, padre Míceál O’Neill, intervenuto alla 99ª assemblea dell’Unione superiore generali (Usg). “Tre cose ora ci mostrano alcuni dei risultati del rinnovamento avvenuto: il desiderio continuo di vivere una vita autentica, il cambiamento dell’asse delle nostre comunità da Ordini in cui la maggioranza era europea e il potere era in Europa a una nuova realtà di forti presenze in Asia, Africa e Americhe, e un maggiore apprezzamento di come i carismi sono condivisi tra persone in diversi stati di vita”. Inoltre, ha osservato padre O’Neill, “a ciò si aggiunge una nuova enfasi sul dono dell’ospitalità. Questa è un’ospitalità verso Dio in una vita più profonda di preghiera e ospitalità verso le persone, quelle che sono come noi e quelle che sono molto diverse da noi. Ora è possibile per noi accogliere amici e sconosciuti nelle nostre case e condividere la nostra vita con loro in un modo che prima non era possibile. Questa maggiore ospitalità sta allargando i nostri orizzonti e ci aiuta a crescere”.

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